Mancini: "Inter, buttato via un anno e mezzo di lavoro. Perso tempo quando..."
Fonte: Maurizio Pizzoferrato, Agenzia Area
Stamattina presso l'Auditorium Farina a Roma si è tenuta la presentazione alla stampa dell'iniziativa 'Calciatori per Unicef' da parte del Comitato Italiano per Unicef Onlus e Panini. Tra gli ospiti, anche Roberto Mancini, che da oltre un anno è Goodwill Ambassador per la sezione italiana della Onlus. A margine dell'evento, l'ex allenatore dell'Inter è tornato a parlare della sua esperienza a Milano e, in particolare, degli ultimi giorni prima dell'addio a fine agosto 2016.
Visto quello che promette Suning, ti sei pentito di non aver accettato il rinnovo?
"No, perché c'erano motivazioni più che valide. Mi è dispiaciuto buttare via il lavoro di un anno e mezzo, un lavoro faticosissimo per dare alla squadra, che è migliorata tantissimo, un certo tipo di mentalità. Però stava portando risultati".
Colpa di Thohir?
"No no, quando c'è un cambio di presidente può capitare, c'è stato un momento in cui si capiva poco ed era quello in cui bisognava rinforzare la squadra e nessuno faceva niente. Siamo rimasti lì per settimane e settimane... Situazioni difficili, a volte si perde tempo importante e loro non capivano che nel calcio serve fare le cose velocemente".
Però Suning il contratto te l'aveva proposto.
"Sì, avevo il contratto pronto da parte loro, era di tre anni. Anche se non ci siamo conosciuti bene e non abbiamo mai condiviso quello che poteva essere il futuro".