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Mancini: "Io bollito? È l'Italia, vediamo alla fine. Possiamo arrivare terzi"

di Christian Liotta

Da Coverciano, dove si è svolta la cerimonia di premiazione della Panchina d’Oro 2015, Roberto Mancini, tecnico dell’Inter, interviene ai microfoni di Sky Sport 24 il giorno dopo la vittoria dei nerazzurri contro il Palermo.  “Giusto il premio a Massimiliano Allegri? Direi di sì, ha vinto il campionato… Son felice per la partita di ieri, come tutti a volte lo son di meno altre di più. Son felice che la squadra abbia giocato bene, ora speriamo di andare avanti così”. La vittoria di ieri come una rivincita contro chi gli aveva dato del ‘bollito’? “Bollito magari fra 20 anni… Questa è l’Italia, nel bene e nel male; non mi fa né caldo né freddo. Conosco il mio lavoro, faccio cose giuste e sbagliate come tutti; sono abituato al calcio italiano, non mi curavo degli elogi iniziali e delle critiche dopo, il lavoro va valutato alla fine”.

Ma Mancini alla fine vuole lasciare il calcio italiano o vuole rilanciarsi sulla panchina della Nazionale? “Nel futuro tutto è possibile, ma ora non credo. La panchina azzurra è sempre un onore, è una cosa che non capita spesso”. Come andrebbe considerato l’eventuale terzo posto in classifica? “All’inizio abbiamo fatto pensare che potevamo vincere il campionato; forse se fossimo stati in zona ad un certo punto avremmo avuto chance, ma sapevamo dall'inizio che ci sono 4-5 squadre più attrezzate di noi, come Juventus, Roma e Napoli che giocano insieme da più tempo. Ma ciò non vuole dire che non si possa arrivare terzi; siamo partiti con quell’obiettivo e speriamo di centrarlo, ci siamo dentro e se riuscissimo a centrarlo sarebbe un grande campionato. Sarà difficile, ma cinque punti non sono tanti e fra poco avremo uno scontro diretto con la Roma, senza dimenticare la Fiorentina. Ma con 30 punti in palio è tutto possibile. Il Milan? Sta crescendo, negli anni ha perso tanti giocatori e quindi ci vorrà tempo. Ha fatto il nostro stesso tragitto, però lo vedo un po' indietro”. Ma il voto di Mancini a chi è andato? “A Stefano Pioli”. 


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