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Mancini sorride: attacco al completo (e in gran forma). Problemi 'sudamericani'

di Lorenzo Peronaci

A una settimana esatta dalla sfida contro la Juventus, Roberto Mancini può tornare a sorridere. Nonostante gli ultimi due risultati non proprio entusiasmanti contro Fiorentina e Sampdoria, il tecnico marchigiano alla ripresa degli allenamenti ad Appiano Gentile potrà contare su un attacco finalmente al completo. La grande solidità difensiva delle prime cinque giornate aveva nascosto il problema della scarsa vena realizzativa degli attaccanti nerazzurri, ma dall’infortunio di Stevan Jovetic nel riscaldamento della gara del ‘Meazza’ contro i viola, i difetti evidenziati dal reparto offensivo sono stati lampanti.

Proprio il montenegrino sarà l'arma in più che Mancini potrà schierare contro i bianconeri. L'ex Manchester City è stato risparmiato - non senza difficoltà - dal tecnico della selezione Brnovic per la gara decisiva contro l’Austria di venerdì scorso ed è già rientrato a Milano per prepararsi al meglio alla sfida di domenica sera, dove, salvo clamorosi imprevisti, dovrebbe trovare una maglia da titolare al fianco dell’inamovibile Mauro Icardi.

Qualora Jovetic non dovesse essere rischiato, si candida, dopo due ottime prestazioni con la propria nazionale, il serbo Adem Ljajic. Le malelingue che si aggirano dalle parti della Pinetina riferiscono di un Mancini non soddisfatto dal rendimento dell’ex Roma durante gli allenamenti e, da qui, la decisione di escluderlo a Genova. Tuttavia, la rete e l’assist contro l’Albania e la buona prova contro il Portogallo non saranno di certo passate inosservate agli occhi del tecnico jesino, che potrà contare sulla voglia di rivalsa del calciatore serbo per scalfire la retroguardia bianconera.

L’arma in più potrebbe però essere Ivan Perisic. Dopo essersi sbloccato nel weekend scorso contro la Sampdoria, l’ala croata si è ripetuta dopo appena 2’ nel match vinto dalla Croazia contro la Bulgaria per 3-0. Se la corsa e la generosità non erano mai mancate all’ex Wolfsburg anche nelle prime gare in maglia nerazzurra, lo spostamento sulla corsia preferita, anziché nell’inedito ruolo di trequartista, ha restituito all’Inter il miglior Perisic ammirato in Germania e con la sua nazionale.

A seconda del modulo scelto, una soluzione molto interessante è quella rappresentata da Jonathan Biabiany. Mancini ha dimostrato di credere molto nel francese e anche al termine della gara contro il Chiasso ha ribadito l’importanza del calciatore per passare definitivamente al 4-2-3-1, ma anche al 3-4-3 o al 4-3-3.

Ultimo nelle gerarchie attuali sembra essere Rodrigo Palacio. Risparmiato venerdì scorso per via di un leggero attacco influenzale, l’argentino tornerà a disposizione alla ripresa degli allenamenti. L’età e i problemi fisici accusati nel corso delle ultime due stagioni hanno tolto brillantezza al Trenza che però potrebbe tornare certamente utile negli ultimi scampoli di gara.

Se in attacco si può sorridere, a preoccupare il tecnico nerazzurro sono i sudamericani impegnati con le proprie nazionali e, in particolare, i tre difensori: Gary Medel, Joao Miranda e Jeison Murillo (a cui si aggiunge Fredy Guarin). I quattro saranno impegnati nelle gare di qualificazione al prossimo Campionato del Mondo del 2018 in Russia e non faranno ritorno ad Appiano prima di giovedì. Mancini, pertanto, non avrà a disposizione la difesa titolare se non 72 ore prima del big match del ‘Meazza’. Difficile a questo punto ipotizzare lo schieramento cui si affiderà il tecnico jesino, se con una linea difensiva a 3 o 4, prima di tale data. La differenza probabilmente la faranno le condizioni in cui si presenteranno i sudamericani ad Appiano dopo il lungo viaggio intercontinentale che li attende.


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