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Mancininter - Il tecnico ha bisogno di nuovi giocatori: i ruoli in cui intervenire

di Alessandro Cavasinni

Walter Mazzarri è stato esonerato e con lui il suo 3-5-2. Al suo posto c'è Roberto Mancini: uno che sa adeguarsi, certamente, ma che ha come tutti gli allenatori idee ben precise in fatto di tattica. Alla base c'è la difesa a quattro, poi tutto il resto. 4-4-2, 4-3-3, 4-2-3-1 o 4-3-1-2 gli schemi utilizzati in carriera. La prima difficoltà che il tecnico marchigiano avrà sulla panchina nerazzurra sarà proprio quella di coniugare le sue idee con le caratteristiche della rosa allestita sul modulo tattico del predecessore.

ESTERNI OFFENSIVI - Quello che salta immediatamente all'occhio è l'assenza totale di esterni offensivi, un profilo inutile per il 3-5-2 mazzarriano e che invece ora sarebbe fondamentale tanto in un 4-3-3 quanto in un 4-2-3-1 o 4-4-2. Ponendo come base la linea a quattro di difesa, nel derby è altamente probabile che Mancini ricorra a un rombo di metà campo, provando a sfruttare le qualità dei suoi centrocampisti. Da Kovacic a Hernanes, da Guarin a Kuzmanovic, passando per Obi e Krhin (senza dimenticare M'Vila e Medel, assenti per motivi diversi nella stracittadina): sono tutti centrocampisti centrali. Gli unici adattabili sugli esterni sarebbero Obi e Guarin, nel caso in cui il Mancio volesse schierare i suoi con uno scolastico 4-4-2. Ma per il futuro mercato di gennaio, la figura dell'ala è quella che certamente avrà la priorità nelle gerarchie di Ausilio e dei suoi collaboratori. Palacio, in queste condizioni, sarebbe troppo sacrificato a giocare sulla fascia, così come Kovacic, Guarin e Dodò perderebbero tanto delle loro caratteristiche. Sempre che non si voglia proseguire sulla traccia del rombo. Cerci e Lamela i nomi top accostati in queste ore al club di Thohir.

TERZINI ADEGUATI - Restando sulle corsie esterne, rombo o no, ci si rende conto che la rosa dell'Inter è sprovvista quasi totalmente di terzini adeguati a una linea a quattro. L'unico pronto subito appare D'Ambrosio. Per il resto, Jonathan, Nagatomo e Dodò non assicurano un rendimento alto in fase difensiva in una difesa a quattro così come potevano fare in quella a cinque. Alternative dell'oggi possono essere ritenute Campagnaro a destra (ruolo ricoperto spesso in Nazionale) e Juan Jesus a sinistra: due elementi che però non hanno il piede educato che Mancini cerca nei suoi esterni bassi. E allora non è da escludere che l'altro puntello che il Mancio chiederà ad Ausilio sarà proprio in questa direzione. Kolarov è il pallino.

DIFESA, CENTROCAMPO E ATTACCO - Nelle altre zone del campo, invece, la rosa appare abbondante sia in numero che in diversità di scelte. Il ritorno di Rolando, con soltanto due centrali titolari da schierare dall'inizio, sembra sempre più lontano. In mezzo al campo, come detto, il ventaglio di scelte è piuttosto ampio. E in attacco, infine, Palacio, Icardi, Osvaldo e lo stesso Bonazzoli potrebbero bastare. O forse no? Una seconda punta potrebbe servire più di una prima.

 


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