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Mandorlini: "Inter, quando sento i giocatori sembra non si rendano conto di ciò che sta succedendo"

di Christian Liotta

Intervistato da ItaSportPress.it, l'ex difensore dell'Inter Andrea Mandorlini dice la sua sul momento che sta vivendo la squadra nerazzurra: "Si fa fatica a parlare da fuori, probabilmente Luciano Spalletti e la società sanno bene cosa sta succedendo. Parliamo di un periodo negativo abbastanza lungo, che va oltre i recenti infortuni. E’ stata raggiunta la vetta, poi è stato sperperato tutto il vantaggio: tanti punti persi in poche giornate. Difficile dare spiegazioni, c’è un calo fisico, tecnico e tattico. Ma ci sono ancora tante gare da giocare. Le responsabilità? Vedo una squadra che fa fatica a segnare in un momento dove tra l’altro c’è anche la sfortuna contro e l’esempio è l’autogol di Andrea Ranocchia. Quando accadono tante cose tutte insieme, poi succede questo. Dalle interviste che ho ascoltato non mi sembra che i giocatori si rendano conto di quello che sta succedendo. Ma l’obiettivo è lì e c’è tutto il tempo per riprendersi: la Champions League è determinante per le sorti del club. Anche io però pensavo che l’Inter capolista potesse durare nel tempo, i tifosi si sono illusi: sta accadendo quanto già successo anni fa".

Sulla dipendenza da Mauro Icardi aggiunge: "Lui è fondamentale per la squadra. Io ho avuto Luca Toni al Verona, per noi era imprescindibile. Quando non hai a disposizione un giocatore del genere lo senti. Nelle grandi rose ci sono alternative importanti, ma l'Inter non ha un altro Icardi in rosa. Sul mercato è arrivato Rafinha che mi piace, ma non è ancora al 100% fisicamente. Tante trattative non le conosciamo, ma a prescindere da questo devo dire che la squadra vista nel girone d’andata non aveva bisogno di così tanti volti nuovi, anzi". Alla fine, comunque, Mandorlini non perde la fiducia e guarda al Milan come esempio: "Loro si sono ripresi, lo può fare anche l’Inter. I rossoneri vengono da diversi risultati utili consecutivi, ma tra poco ci sarà il derby e magari lì vedremo la vera Inter”.

 


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