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Mano pesante del giudice sportivo e pena sproporzionata, no al ricorso. Zhang indignato

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Mano pesante del giudice sportivo contro l'Inter, con il club nerazzurro che diventa la vera vittima dei fatti di mercoledì. Due gare da disputare a porte chiuse (quelle con Benevento in Coppa Italia e Sassuolo in campionato) e una terza senza Curva Nord (con il Bologna in campionato). "L’Inter paga i 'buu' a Koulibaly e i soliti canti di denigrazione territoriale, e accetta il verdetto - spiega la Gazzetta dello Sport -. La società ha emesso un comunicato esemplare e a quanto pare non intende fare ricorso per chiedere la riduzione della pena a una sola giornata a porte chiuse o altro. I 'buu' a Koulibaly sono stati reiterati, ma sono stati due i momenti in cui si sono sentiti di più. Il primo verso la mezz’ora del primo tempo, poco prima del gol annullato a Perisic. Il secondo intorno al quarto d’ora della ripresa. Sia nell’uno sia nell’altro caso l’Inter ha diffuso il messaggio che invita il pubblico a smetterla con simili manifestazioni, ma questo non è bastato. L’arbitro Mazzoleni non ha ritenuto di interrompere la gara, nonostante ne avesse facoltà".

"Comunicato esemplare: parole figlie anche della forte indignazione del presidente Steven Zhang, in questi giorni in Cina, rimasto negativamente colpito dall’accaduto e dall’impatto mediatico della serata - spiega la rosea -. L’Inter ha calibrato a lungo il da farsi. Alle 16 ha pubblicato una nota di cordoglio per la morte del tifoso: «Nell’attesa che gli organi competenti accertino circostanze e responsabilità sull’accaduto – si legge – l’Inter manifesta sgomento per la morte di Daniele Belardinelli ed esprime vicinanza ai suoi familiari». Poi, dopo le decisioni del giudice sportivo, ha diffuso l’altra nota. Ha prevalso la linea della fermezza, come pure l’orientamento di non fare ricorso contro lo stop di due turni e la chiusura del 2° anello verde, anche a fronte di una pena che viene considerata sproporzionata in relazione ad altri casi simili. Chiari i riferimenti ai 44 soci dissidenti del Milan a causa del divieto di schierare stranieri. Asamoah capitano? I dirigenti hanno solo sfiorato la questione, ma è improbabile che accada".

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