Manovre e tagli anti-crisi: i dati della rivoluzione economica dell'Inter
Obiettivo: abbassare sensibilmente il monte ingaggi. Il presidente Massimo Moratti lo ha detto chiaramente: “Le disponibilità economiche in una società che funziona nascono anche da quello che riesce a incassare vendendo i giocatori che si possono vendere”. E vendere alcuni giocatori non è mai facile, specie con ingaggi così alti, ingaggi che nella stagione 2010/2011 sono costati all’Inter ben 190 milioni di euro, compresi i premi per le vittorie.
La nuova politica impone tagli e sacrifici, e non ci saranno sconti per nessuno, nemmeno per un professionista stimato e vincente come Lucio. La trattativa con il Fenerbahçe si è arenata anche perché il brasiliano intende essere liberato con buonuscita. Buonuscita richiesta anche da Diego Forlan che, nonostante 2 soli gol in 18 partite e tanti infortuni, intende essere liberato dall’Inter previo pagamento. Inevitabile il no della società che ancora conserva la speranza di poterlo cedere in Brasile, nonostante le perplessità dell’uruguaiano.
Il risparmio proveniente dai loro ingaggi sarebbe di circa 21 milioni, considerando i 7 milioni lordi che Forlan percepirebbe sino all’estate 2013, e i 14 di Lucio, legato all’Inter sino all’estate 2014. A questo tesoretto, dovranno sommarsi i guadagni provenienti dalla cessione di Maicon, per il quale la cifra richiesta è di 10 milioni di euro, con un risparmio di 8 milioni lordi (contratto in scadenza nel 2013) sul suo ingaggio. Si cercherà anche di sistemare Julio Cesar, che ha un contratto sino all’estate del 2014, a 16 milioni di euro lordi.
Oltre 50 milioni messi da parte tra ingaggi risparmiati e cessioni quasi obbligate. Le manovre di montiana memoria in casa Inter entrano in azione. E’ finito perciò il tempo dei super stipendi (Milito e Sneijder potrebbe essere le eccezioni, offerte importanti permettendo), rimpiazzati da contratti più snelli che non superino il milione e mezzo (Castellazzi, Ranocchia, Juan Jesus, Faraoni, Alvarez, Poli, Obi e Coutinho) o i 2,5 milioni (Zanetti, Samuel, Chivu, Guarin, Palacio e Pazzini).