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Marcature multiple, partecipazione al gioco e freddezza sotto porta: Thuram, la crescita è notevole

di Niccolò Anfosso

I numeri sono imperscrutabili, insindacabili. Se a questi aggiungiamo anche un grande apporto qualitativo nello sviluppo del gioco, beh, possiamo senza dubbio affermare che Marcus Thuram si sta prendendo l'Inter sulle spalle. 4 marcature multiple contro Genoa, Atalanta, Torino e Verona, ma non solo: è il giocatore della A che calcia di più verso la porta avversaria, fornendo una grandissima capacità di legare il gioco. Anche ieri a Verona, oltre ai due gol realizzati, è riuscito a concretizzare l'assist per Correa, scambiando come sa fare alla grande.

Sposta gli equilibri, eccome! All'inizio c'era chi dubitava sulle reali capacità realizzative di Tikus, lui ha lavorato a testa bassa, seguendo i precetti di Inzaghi. Poche parole, tanti fatti e anche nazionale si sta pian piano ritagliando il suo spazio.

Dopo la scorsa stagione in cui ha fatto intravedere enormi qualità balistiche (ricordate il gol nel derby al Milan?), da fine agosto ha aumentato incredibilmente l'applicazione, riuscendo a sopperire anche alle difficoltà di Lautaro Martinez. In 16 partite quest'anno ha inciso 13 volte tra gol (10) e assist (3). È diventato più prolifico, maggiormente concentrato anche nelle fasi più spente della gara. Si accende da un istante all'altro: è lui il fattore scombinante del piano di Inzaghi verso il ventunesimo Scudetto. La concorrenza in cima è tanta, ma un giocatore così completo, nel reparto avanzato, non ce l'hanno tutti.

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