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Marchetti, CdA Inter: "Spero di restare a San Siro, anche col Milan. Meazza da conservare? Non per forza"

di Christian Liotta

Il notaio Carlo Marchetti, uno dei volti più in vista della città di Milano oltre che membro del Consiglio d'Amministrazione dell'Inter, si racconta ai microfoni dell'edizione milanese de La Repubblica parlando anche del suo modo di vivere la fede nerazzurra: "Il mio primo ricordo? I giorni di attesa delle sfide in Europa da bambino. Mi svegliavo, stendevo sul letto la sciarpa, leggevo le pagine sportive dei giornali di papà. Poi puntualmente perdevamo col Real Madrid".

Il più bel momento da interista?
"Una trasferta in Inghilterra. Aston Villa-Inter con mio zio Michele. Anche lui non c’è più, mi manca tantissimo. Mio padre è un interista ansioso, lui era un compagno di stadio esplosivo".

Il più doloroso?
"La semifinale di Champions League col Milan del 2003. Ma due anni fa ci siamo messi in pari".

Cosa pensa del tema stadio?
"Spero resti San Siro. E va benissimo condividerlo col Milan. Siamo cugini che vivono da sempre insieme".

Il Meazza va salvato anche se non ci si giocherà più?
"Non per forza. Le cose belle possono vivere nella memoria".

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