Marko Arnautovic delude a Piacenza, ma le attenuanti non mancano
Inutile nascondere la testa sotto la sabbia, ieri a Piacenza Marko Arnautovic non ha brillato come ci si poteva attendere e si vocifera di un Josè Mourinho poco entusiasta della sua prestazione. Le attenuanti per il giovane attaccante austriaco non mancano. Innanzitutto il contesto amichevole della partita, che non invogliava certo a dare il massimo (anche se questa giustificazione, per chi ha poche chance di visibilità, non regge). In secondo luogo una condizione ancora deficitaria, plausibile dopo tanta inattività e una tendenza ai chili di troppo palesata dal lungagnone di origini serbe. I suoi movimenti sono troppo macchinosi, come lo stesso tecnico avversario, Castori, ha evidenziato, e Arnautovic fatica soprattutto a svolgere il ruolo di punta centrale, mai ricoperto in precedenza ma obbligato considerando la disponibilità di giocatori a Piacenza. E questa potrebbe essere la terza attenuante, anche perché partendo da più lontano dalla porta il giocatore ha fatto di certo vedere cose migliori, pur non incidendo particolarmente.
Oriali lo ha voluto rasserenare ("E' solo alla seconda partita"), non sarebbe corretto esprimere giudizi in questo momento e prendere una decisione sul suo futuro. Moratti, ieri in tribuna per vederlo all'opera, crede molto in questo attaccante e spera che possa mostrare presto segnali che confermino la bontà dell'investimento nerazzurro. La società non vuole fare conti, valutando se sia il caso di riscattarlo oppure no, Arnautovic rappresenta un investimento importante per il futuro e nessuno ha intenzione di mettrgli fretta. La pazienza è un must di cui non si può fare a meno in questo caso e nessuno pensa realmente che Mourinho possa aver deciso il futuro di questo 20enne dopo due sole presenze su un rettangolo di gioco. Magari ci vorrà del tempo prima di vederlo in condizione, ci può stare. Ma non bisogna mettergli fretta, anche perché la sua è una situazione particolare che richiede una buona dose di ottimismo. Una volta realmente in condizione e persi i chili di troppo, Arnautovic avrà tutte le armi a disposizione per dimostrare chi è realmente e cosa potrà fare in futuro. Prima di allora, però, sarebbe ingiusto giudicarlo e mettergli fretta.