Marotta: "Brozovic, situazione non chiusa: potremmo anche toglierlo dal mercato. Onana? Manca l'offerta"
"Non voglio entrare in merito a queste dinamiche. Siamo una squadra che lavora molto bene, con Baccin e Ausilio. Il cambiamento di rotta dipende da certe situazioni" ha detto l'amministratore delegato Beppe Marotta, in diretta da Rimini, a Sportitalia, dove ha esordito rispondendo a domanda sui movimenti difensivi dopo l'addio a Cesar Azpilicueta: "Non voglio entrare dentro queste dinamiche, lavoriamo quotidianamente con tutto lo staff del mercato cercando di centrare gli obiettivi, i cambiamenti di rotta dipendono da tante situazioni".
Ha portato qualcosa in più per convincere il Sassuolo con Frattesi per la cena di stasera?
"Ceneremo con tutti i dirigenti presenti questa sera da presidente dell'A.di.se, il ruolo istituzionale mi imponeva di essere qui. Da amministratore delegato dell'Inter, il fatto che Carnevali e Riso siano qui non vuol dire che dobbiamo approfondire la questione Frattesi che rimane osservato e voluto da tanti club. Ma le dinamiche sono tante che non mi permettono di sbilanciarmi ora sulla situazione".
Su Brozovic.
"Sopraggiungono tanti fattori tra cui quello economico che è il più importante; la situazione non è chiusa. Chi decide il destino è il giocatore stesso, che deve decidere a seguire una strada o no. Noi non siamo obbligati a cedere ma valutiamo le opportunità, il problema più grande è legato al vincolo contrattuale con la nuova società. Queste sono situazioni che non troveranno una definizione nell'arco di poco. Noi proveremo a riaprire il discorso se no lo toglieremo dal mercato".
Su Onana:
"Il Manchester United ha espresso un'attenzione particolare che deve però sfociare prima in una proposta. Poi si faranno delle eventuali attente considerazioni da parte nostra e del giocatore che è interessato".
Sull'irruzione dell'Arabia:
"È arrivato improvvisamente questo nuovo fenomeno che chiaramente condiziona i club. È chiaro che da una parte è denaro che serve per essere reinvestito, dall’altra crea un’alterazione competitiva e va attenzionato meglio. Compete però alle organizzazioni centrali. Oggi prendiamo atto di una volontà di un continente che si sta affacciando da protagonista nel calcio”.
Su Thuram:
“Siamo contenti. Merito di Ausilio. Abbiamo sottoscritto un accordo con un giocatore, tra l'altro figlio d'arte. Che sia di buon auspicio per il futuro".
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