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Marotta: "Fiducia in Inzaghi, ma serve più motivazione. Lukaku vuole restare. Rinnovi, dobbiamo fare delle scelte"

di Christian Liotta

Dopo lo stop di Bologna, Beppe Marotta fa sentire la sua voce. E lo fa parlando in esclusiva ai microfoni di Sky Sport, spiegando quello che è il punto di vista del club sul tecnico e sulla squadra: "Il percorso di questi anni è soddisfacente, tra Scudetto, Coppe Italia, Supercoppe e finale di Europa League. Ora siamo secondi in classifica, l'Inter è la migliore squadra degli ultimi quattro anni. Questa stagione è in chiaroscuro: siamo negli ottavi di Champions League e in semifinale di Coppa Italia, ma l'obiettivo più ambito è lo Scudetto. Ma la squadra e l'allenatore devono fare di più per risolvere il problema della continuità, specie contro le squadre più alla portata: contro le squadre più 'piccole' nelle ultime partite abbiamo ottenuto solo due punti. Noi, come società, siamo sempre pronti a supportarli, ma sta a loro ad Appiano, in un confronto diretto, trovare il rimedio a questa problematica. Poi sappiamo che è difficile essere sempre competitivi. Non vogliamo creare alibi, ma dopo la sconfitta di ieri con il Bologna siamo qua a chiedere alla squadra e all'allenatore ancora più motivazione e concentrazione perché si possa non perdere di vista l'obiettivo di questa stagione, che è la qualificazione in Champions. L'applicazione deve essere ancora più forte quando gli avversari vanno rispettati; nel campionato italiano ci sono sempre difficoltà contro le squadre di provincia. Il nostro obbligo è dare soddisfazione ai tifosi. Simone Inzaghi è un allenatore bravo, giovane e preparato. La fiducia in lui non è mai mancata, sta facendo un ottimo lavoro".

Marotta ha commentato anche le dichiarazioni di Lautaro Martinez, che dopo il ko di Bologna ha scosso l'ambiente chiedendo una reazione ai suoi, e ha fatto il punto sul futuro di Romelu Lukaku: "L'atteggiamento di Lautaro ci è piaciuto, apprezziamo le sue dichiarazioni. Sono sinonimo di grande senso di appartenenza e attaccamento alla maglia, che in ogni circostanza serve ed è un atto d'amore. Ha rimarcato che c'è tanto da lavorare, penso sia di grande utilità e può sensibilizzare la squadra. Da quando si ritroverà ad Appiano, dovranno lavorare tutti su quella strada. Lukaku resta all'Inter? Parlarne ora è prematuro. A giugno tornerà al Chelsea e poi si aprirà uno scenario nuovo e vedremo cosa fare. Lui vuole restare, sicuramente conoscendolo vedremo se sarà il caso di poter negoziare un suo ritorno con noi".

Si tocca anche il capitolo dei rinnovi: "Oggi ci sono tanti giocatori in scadenza; dal punto di vista del cuore andrebbero confermati tutti, poi vanno fatte delle scelte e stiamo lavorando per creare una squadra competitiva. Piero Ausilio sta facendo un lavoro concreto per individuare ruoli e giocatori.  Dobbiamo ringraziare la proprietà perché, nonostante tutte le critiche ricevute, attraverso la società non ha mai fatto mancare niente". Conclusione sugli episodi di nervosismo visti in campo: "Nello spogliatoio c'è grande armonia e compattezza, altrimenti avremmo preso provvedimenti differenti. Tutti remano dalla stessa parte".

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