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Marotta: "Secondo posto merito di tutti, ora vogliamo crescere. Messi? Pensiamo a cogliere le opportunità"

di Christian Liotta

Secondo posto, traguardo che mancava dal 2011, a un punto dalla Juventus. Risultato storico per l'Inter che Beppe Marotta, ad sport nerazzurro, celebra così ai microfoni di Dazn dal campo del Gewiss Stadium: "Che effetto fa? Effetto strano, perché è stato un anno difficile anche per noi. Abbiamo ottenuto statistiche positive, dalla miglior difesa alle vittorie in trasferta fino agli stessi punti del Triplete. Bisogna dare merito a tutti, dall'area tecnica con Gabriele Oriali, Piero Ausilio e Dario Baccin all'allenatore Antonio Conte, con il supporto della società intera. Un motivo di grande orgoglio".

Ma poteva essere già questo l'anno giusto per fare centro? O vi sono mancati quei piccoli dettagli?
"Difficile analizzare ora in modo oggettivo, ma anche dall'esperienza di aver buttato via dei punti abbiamo imparato. Abbiamo visto una squadra esperta, che non prende gol per quattro partite. Queste esperienze negative diventeranno grandi qualità per il futuro". 

L'anno prossimo dove sarete?
"L'obiettivo è crescere, il che significa eliminare gli errori e alzare l'asticella in termini di qualità. Il lavoro di Conte si è visto, allora dobbiamo aumentare la cattiveria per rendere ancora più soddisfatti i nostri tifosi".

Avete già individuato per la prossima stagione dopo Hakimi?
"Sottolineo che questo gruppo merita un plauso per valori, non è facile migliorare una squadra buona. Coglieremo le opportunità ma non è facile cogliere quelle che fanno la differenza, difficile migliorare una squadra di valore altissimo".

Messi è fantasia?
"Sicuramente, è giusto rispettarlo. Continuerà sicuramente al Barcellona, lo abbiamo definito un gioco e quindi giochiamo". 

Ma se decidesse di andarsene l'Inter ci sarebbe?
"Dobbiamo cogliere le opportunità, non so se questa lo sarà", conclude ridendo. 


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