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Materazzi: "Pazzia nei derby? La maschera di Berlusconi dopo la vittoria". Poi la telefonata con il Cavaliere

di Stefano Bertocchi

"Non ho mai avuto riti scaramantici, la cosa che ancora oggi mi manca tantissimo è la vigilia, quando i tifosi nerazzurri arrivavano ad Appiano per caricarci. Era un momento unico". A raccontare con queste parole le emozioni del Derby di Milano è Marco Materazzi, ex difensore nerazzurro protagonista di una chiacchierata con InterTV a poche ore da Inter-Milan. 

Oggi, da tifoso, come ti avvicini alla stracittadina?
"Da tifoso si soffre molto di più, non scendendo in campo non puoi aiutare i compagni a vincere la partita. È molto più difficile, devi tifare, soffrendo".

Dopo i derby, verso chi correva il tuo primo pensiero?
"Ho sempre sentito la mia famiglia e mia moglie. Sia quando si perdeva che quando si vinceva: la famiglia è la cosa più importante e ti sta vicina soprattutto nei momenti di difficoltà".

La tua pazzia più grande legata a un derby? Immaginiamo cosa ci stai per raccontare...
"Sicuramente indossare la maschera di Berlusconi. Ero al supermercato, durante il periodo di Carnevale, con mia figlia. Abbiamo visto le maschere e c'era anche quella di Silvio Berlusconi. Mi sono detto: la compro e la indosso se vinciamo il derby. Io le promesse le ho sempre mantenute, ho dovuto mantenere anche quella. Abbiamo vinto 2-0 e l'ho indossata al fischio finale. Poi mi sono sentito al telefono con il Cavaliere: abbiamo riso insieme perché a Milano il derby è bello anche per questo, perché si vive in maniera serena".

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Martedì 5 novembre