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Matrix-bis: "Il Guaro ha gli attributi, bravi i tifosi. Thohir è uno intelligente"

di Christian Liotta

L'ex difensore dell'Inter Marco Materazzi si concede anche ai microfoni di GazzettaTV per parlare del momento della formazione nerazzurra e non solo. Ecco le sue parole?

Quando vedremo Materazzi allenare in Serie A?
"La vedo difficile, perché è stato un mio obiettivo quello del patentino. Però o si inizia subito come Filippo Inzaghi, al quale faccio i complimenti per la vittoria nel Viareggio, oppure serve un po' di tempo per metabolizzare la mentalità italiana nel calcio". 

Parlando dell'Inter, pensi che la crisi sia finita dopo le ultime due vittorie?
"Io me lo auguro. Sono due vittorie importanti, specie quella di Firenze dove l'Inter ha giocato un'ottima partita, e dove si è visto un ottimo centrocampo con Hernanes, Guarin e Kuzmanovic. Domenica l'Inter ha dimostrato di essere all'altezza delle grandi, adesso col rientro di Walter Samuel la difesa ha ritrovato serenità. Anche se non vedo grandi colpe della difesa nei momenti di difficoltà, mi spiace che a pagare sia stato Andrea Ranocchia, che reputo il giocatore più bravo in difesa".

Hernanes l'uomo della svolta?
"E' quello che ha dimostrato nelle ultime due partite. Ma devo dire che anche Guarin sta dando ragione ai tifosi che lo hanno trattenuto per forza". 

Cosa hai pensato quando i tifosi sono esplosi per lo scambio con Vucinic?
"I tifosi erano più arrabbiati del momento dell'Inter che per lo scambio in sé. Non era facile, ma lui è rientrato giocando bene e ha dimostrato di essere un professionista e di essere attaccato, e questo vuol dire avere gli attributi. I tifosi hanno pensato che se si deve ricostruire si deve farlo partendo da qualcuno".

Come giudichi le prime settimane di presidenza di Erick Thohir?
"Sta parlando con tutti, sta conoscendo tutti, non ha preso decisioni affrettate e penso sia un sintomo di intelligenza. Arrivare ora e stravolgere tutto, ricominciando a metà anno, non va mai bene. Dal prossimo anno, si vedrà il vero valore del presidente".

Come valuti il percorso di Walter Mazzarri? E' l'uomo giusto anche per il prossimo anno?
"Dovunque è stato, ha ottenuto grandissimi risultati. La sua storia parla da sé".

Se l'Inter non centrasse il terzo posto?
"L'Inter deve sempre centrare la Champions per me, però quest'anno la vedo difficile anche per il valore delle squadre che hai davanti. Però mai dire mai, non avendo le coppe qualcosa può rosicchiare".

Quanti sassolini dalle scarpe vorrai toglierti ancora? Lucio, Benitez...
"Io non ho gente nel mirino. Nel caso di Paolo Cannavaro, ho rivissuto quello che passai all'epoca di Rafa Benitez all'Inter: magari non meritavo di giocare, ma nemmeno di essere trattato come lui o John Terry. Ho difeso Paolo perché è un amico mio, nel mio tweet c'era vena polemica ma solo per questo. Con Benitez non ho mai avuto un buon rapporto come lui con me". 

E quando giocavi con Lucio avevi queste antipatie?
"Ho visto in lui una reazione come se quelle cose le avesse da tempo sulla punta della lingua. Era un aneddoto che ho già raccontato diverse volte, poi lo ringrazierò sempre per avermi aiutato a vincere. Chi vince il Mondiale non può essere quello che lui pensa possa aver detto di lui. Quella con lui lascia il tempo che trova".

In vista dei Mondiali, vedi un azzurro in stato di grazia come te nel 2006?
"Io non direi che ero in uno stato di grazia, fino alla terza gara ero solo uno utile al gruppo e aspettavo l'occasione. Questa squadra è cresciuta come gruppo, chiunque va fa bella figura. Io spero che il collettivo faccia bella figura contro i fenomeni. Confido nella colonna portante Buffon-De Rossi-Pirlo". 


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