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Mazzarri in conferenza: "È un anno di transizione. E per Botta più spazio se..."

di Christian Liotta
Fonte: Dall'inviato al Luigi Ferraris Christian Liotta

Al termine della partita, Walter Mazzarri, allenatore dell'Inter, si presenta per la consueta conferenza stampa. Ecco le sue parole raccolte dall'inviato di FcInterNews.it

L’Inter non segna, prende gol e perde. Succede da troppo tempo, è un caso?
“E’ un momento che deve passare, anche Jonathan ha segnato un po’ ma è meno abituato al tiro, anche se Palacio è più predisposto. Le occasioni sono capitate più ai giocatori più adatti a fare gol, è un momento che deve passare continuando a giocare come oggi nei primi minuti. La costruzione deve basarsi sul gioco, sull’unità d’intenti, sul pensare di vincere sempre. Oggi è successo, non posso rimproverare nulla, dobbiamo stare attenti ai particolari perché lì puoi pagare. Devi anche essere più adrenalinico in un ambiente del genere, ma altro non dico alla squadra”.

Come mai ha scelto di proporre Kovacic e non Guarin, visto il campo?
“Bisogna dare continuità alle scelte; col Chievo ho messo Milito e non Kovacic. Il ragazzo va fatto crescere nel modo giusto, quando è venuto a mancare Alvarez non ho guardato il campo di gioco, forse logicamente sul fisico c’è qualcosa da obiettare. Ma vedete Fetfatzidis come ci ha messo in difficoltà. Io ho pensato al gioco, poi le occasioni sono arrivate con Kovacic. Nel finale ho pensato anche a Guarin, che ha avuto un minutaggio importante. In quel momento abbiamo preso gol”.

Un giudizio sul Genoa?
“Lo conosco da tanti anni, è una squadra che dà l’anima e non molla mai. Oggi ha cambiato un po’ il modulo ma è stato positivissimo. In generale devo insistere che l’Inter non meritava di perdere”.

Domanda di FcIN: Botta in cinque minuti è riuscito a crearsi un’ottima palla gol. Il ragazzo può aspirare effettivamente a un ritaglio importante una volta recuperata la forma partita?
“E’ venuto da un infortunio lungo, però è andato bene. Comunque Milito e Palacio per adesso mi danno più garanzie, qualora dovesse mancare loro la forma non guarderò in faccia nessuno e se si proporrà bene”.

Sono numeri da crisi: davanti a queste cifre cosa pensa?
“Io devo lavorare sulla prestazione, devo far capire che ci vuole più cattiveria, più cinismo nell’ultima giocata. Bisogna fare la cosa più logica e avere attenzione senza sbilanciarsi troppo, specie in fase difensiva. Poi bisogna avere la forza e la pazienza di andare oltre, nell’anno di transizione serve andare oltre il risultato senza farsi travolgere dai risultati e dalla pressione, che può trasformarsi in negatività. E io cerco di farlo capire a tutti preservando i giocatori da questo bombardamento che può essere deleterio”.

Icardi?
“Quando si allenerà con me dirò di più”.


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