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Mazzarri: "Kovacic? Chi merita gioca. Icardi e Cambiasso centrale..."

di Francesco Fontana
Fonte: Dall'inviato al centro sportivo 'Angelo Moratti'

Una gara per consolidare. L'Inter si prepara per l'importantissimo match di domani sera contro il Napoli dell'ex di turno Rafael Benitez per mettere al sicuro il piazzamento europeo e, perché no, mettere ancor di più nel 'mirino' la Fiorentina, avanti di soli due punti. Come di consueto si presenta nella sala stampa del centro sportivo 'Angelo Moratti' il tecnico dell'Inter Walter Mazzarri per rispondere alle domande dei giornalisti presenti, tra i quali l'inviato di FcInterNews.it. Di seguito le parole del mister.

Che partita si aspetta domani? Quali potrebbero essere le insidie?
"Gara difficile, loro sono un'ottima squadra e lo dice la classifica. Dobbiamo cercare di fare una grande gara e alla fine tireremo le somme".

Motivo per cui è mancata la tripletta di vittorie?
"Non sono mai portato a guardare le statistiche, può succedere di tutto e penso a guardare solamente i miei uomini, come stanno e poi valuto sempre le prestazioni. E' un anno in cui bisogna sempre correggere qualcosa, dobbiamo migliorare nei 90' e quest'anno dobbiamo stare attenti perché è una stagione di transizione. Dobbiamo migliorare nell'attenzione fino alla fine del campionato".

Kovacic-Guarin e Andreolli, cosa ci può dire sulla formazione?
"Il risultato condiziona tutti i giudizi, c'è ancora un allenamento e chi gioca bene si guadagna la conferma e ho sempre portato avanti questo concetto. Andreolli sta bene e si è allenato alla grande, tre difensori sani comunque ci sono".

Benitez non pensa agli ex, lei come si comportorebbe se incontrasse De Laurentiis?
"Non ho alcun problema con lui, sono stato bene e non si possono cancellare quattri anni stupendi passati insieme".

Come sta Jonathan? D'Ambrosio è in difficoltà?
"Secondo me ha fatto una buona partita, può migliorare in fase difensiva e lui è conscio di ciò. Jonathan devo valutarlo ancora, anche se lui ha un po' di paura per l'infortunio che ha avuto. Devo ancora scegliere".

Avete sprecato punti con le piccole, mentre contro le grandi non sono mai arrivati i tre punti. Come si colma questo gap?
"Per il futuro preferisco parlare a fine campionato, un allenatore serio non deve fare queste considerazioni. Per quanto riguarda le grandi è parte della logica, se una squadra è forte possiamo fare fatica a batterla. Domani spero possa essere la prima volta".

Cosa dirà questo finale?
"Vogliamo raccogliere il massimo, abbiamo fatto un salto di qualità che ci permetterà di far meglio nelle prossime stagioni. Vogliamo arrivare il più in alto possibile anche per i nostri tifosi. Non siamo stati continui, abbiamo avuto risultati strani e negativi, voglio essere cauto e domani è un altro esame importante per le considerazioni sul futuro, vedendo anche l'atteggiamento di alcuni giocatori contro le big".

Le hanno fatto piacere le parole di Thohir?
"Mi piace di più quando mi parla personalmente, ma essendo il numero uno del club deve rendere conto ai media. Io davo per scontato quello che ha detto in questi giorni".

Toglierebbe qualche giocatore a Benitez?
"Il Napoli è forte, sono tutti buonissimi giocatori indipendentemente dalle scelte di Benitez. Hanno grande qualità e dobbiamo essere perfetti".

Ha fatto più fatica nell'esordio di Napoli o a Milano?
"Situazioni simili, anche se a Napoli sono arrivato in corsa. Qui sono arrivato con un cambio di proprietà, ma sicuramente sono state due annate stimolanti. Qui si vede chi è bravo a tenere tutti uniti nonostante la 'tempesta'. L'annata di Napoli fu importante per me".

I rumors di mercato possono condizionare Icardi?
"Voglio essere chiaro, di mercato non parlo e non consideriamo ancora il prossimo anno. La società detta le linee da seguire".

Pensa al 4° posto?
"Già da domani vogliamo fare il massimo per ottenere il maggior numero di punti possibili. Non abbiamo un obiettivo preciso".

Vorrebbe qualcosa di più all'Inter?
"Dobbiamo stare attenti al rapporto risultati-budget. Nel calcio c'è chi lavora meglio di altri, quindi ben vengano. Non dimentichiamoci che sono i giocatori che vanno in campo".

Lei ha già chiaro cosa è mancato in questa stagione?
"Io relaziono quando il presidente mi chiedono, tutte le settimane faccio le valutazione. Ci sono ancora quattro partite importanti che serviranno per raccogliere dati. Tutto ciò rimane tra di noi però. Negli anni a Napoli abbiamo visto evoluzione e altre cose. Ho l'esperienza per programmare al meglio il futuro".

Nonostante le prestazioni alcuni giocatori hanno detto che si poteva fare meglio. E' d'accordo?
"Sono contento che dicano questo e che ne parlino così apertamente. Vuol dire che stanno capendo la mia mentalità. A Parma in tante hanno fatto fatica, hanno messo in difficoltà tutti e noi siamo quelli che si sono espressi al meglio. Quando i giocatori avversari vengono espulsi vuol dire che è per merito nostro. Quando non raccoglievamo punti venivamo criticati perché siamo l'Inter, ma non mi piace il poco equilibrio di giudizio. A Parma abbiamo avuto tantissime occasioni e qualcuno lo dimentica. In dieci avremmo dovuto chiuderla, ma non ci scordiamo che abbiamo fatto benissimo".

Kovacic merita la conferma?
"L'ho visto molto maturato e l'ho impiegato per quello. E' stato bravo a essere utile e non a caso insieme a lui la squadra è cresciuta. Lo dico anche a Icardi questo: ci vuole concentrazione anche senza palla. Anche le big europee hanno i top player che si sacrificano e tutti devono essere funzionali alle due fasi. Kovacic cresce".

FcInterNews.it chiede: Cambiasso difensore centrale come nella gara tra Inter e Napoli dello scorso anno può essere una soluzione anche per domani?
"Abbiamo provato diverse soluzioni, compresa la difesa a quattro. Vedremo come possiamo cambiare anche in corsa, ma Cambiasso è talmente duttile che può fare tanti ruoli".

Inter-Napoli è una gara tra idee di calcio differenti?
"A Napoli abbiamo fatto noi la gara e poi abbiamo perso sulle ripartenze. Nel calcio ognuno dice la propria opinione, io dico sempre ai miei cosa vorrei e il discorso delle filosofie diverse l'abbiamo visto anche in Champions, con club di altissimo livello. La cosa che è emersa maggiormente è questa: chi vuole vincere deve anche sacrificarsi, conta lo spirito di gruppo".

L'andata cosa insegna?
"Abbiamo lavorato, vedremo domani quello che abbiamo migliorato rispetto all'andata. Mi piace parlare di tattica, ma è meglio fermarsi qui".


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