Mercato: l'Inter ha davanti due strade
Archiviata la vittoria sulla Reggina, in casa Inter si è tornato a parlare di mercato, anche perché la sosta in campionato consentirà alla società una pausa di riflessione salutare. Per la squadra del prossimo anno, in via Durini probabilmente sceglieranno in base alle indicazioni di Mourinho, cha ha ben chiaro l'iter da seguire: "Occorrono dei ritocchi, abbiamo due o tre giocatori giovani con un grandissimo potenziale, che fra due o tre anni saranno dei grandissimi. Il nostro è un gruppo di giocatori di grande stabilità, a me personalmente piacciono due strade: quella che porta ai top player e quella che invece conduce a una strategia di ringiovanimento della squadra". Quali di queste squadre sceglierà Moratti per rendere l'Inter ancora più forte? Il presidente gradirebbe in effetti la seconda, che punta su giovani campioni il cui potenziale è di grande livello, piuttosto che su campioni affermati e particolarmente costosi. Non che i giovani talenti, purché non vengano dalla Primavera, costino poco.
I due filoni citati da Mourinho potrebbero essere presi in prestito per definire la scelta del nuovo attaccante interista: il top player è Drogba, il ringiovanimento della squadra è rappresentato da Acquafresca, a segna domenica contro il Bologna. Entrambi sono fuoriclasse, ma la loro età è decisamente diversa, così come il loro peso internazionale e la loro esperienza. Investire ancora su giocatori di fama, oppure dar fiducia ai giovani e farli crescere? Il progetto triennale di Mourinho suggerisce di optare per la seconda ipotesi, ma per vincere la Champions League servono giocatori di grande esperienza, che il torneo lo conoscono e lo disputano da protagonisti ormai da qualche anno. In quest'ottica, oltre che su Acquafresca, Drogba è in vantaggio persino su Milito, la sua alternativa nella lista dei top player. Ma se si volesse davvero far combaciarele due strade, la soluzione è dietro l'angolo: Sergio Aguero, bomber di livello internazionale di soli 20 anni, ma dal costo decisamente alto. Anche il suo nome, senza dubbio, è stato citato più di una volta durante l'incontro tra Mou e Moratti.