Mercato: le entrate bloccate dalle uscite. A Moratti le decisioni finali
Non ci sono dubbi, dopo la sconfitta contro il Milan di sabato scorso la palla passa al lavoro sul campo, e lì ci dovrà pensare Gasperini, e al mercato, compito che dovrà svolgere come sempre il direttore tecnico Marca Branca. Ma, ad oggi, qual è la situazione?
Sicuramente non fluida, come lo è stata nelle altre sessioni di mercato. Non è tanto il fatto di non avere le idee chiare, anzi. Chiariamolo una volta per tutte: le idee sono chiarissime, si sa dove intervenire e anche con su quali giocatori investire.
Il problema, se così lo vogliamo chiamare, si sdoppia: riguarda, infatti, principalmente il capitolo cessioni, e qui Branca ha fatto i nomi di coloro i quali dovranno partire (Mariga, Rivas, Muntari e Santon). E poi riguarda il presidente Moratti e la sua volontà. Ma andiamo con ordine e iniziamo dalle cessioni.
Branca ha lavorato bene e ha avviato molti contatti per i giocatori in esubero: la difficoltà nel piazzare questi quattro giocatori, con la sola eccezione di Santon, riguarda la modalità di cessione.
L'Inter, infatti, vorrebbe cedere definitivamente i cartellini, mentre le offerte che arrivano per Mariga, Rivas e Muntari sono solo per un prestito secco. Anzi, più di qualche club ha anche avanzato una richiesta all'Inter per partecipare al pagamento dell'ingaggio. L'Inter, da questo punto di vista, non ci sente. Ed ecco dunque la fase di stallo al mercato in uscita che poi non libera quello in entrata.
Un mercato in entrata che contempla nomi come Kucka e Palacio e di altri giocatori, sui quali però non ci potrà essere una finale positivo fino a quando non ci saranno le uscite sopra menzionate. Dei nomi dei top player che circolano, a cominciare da Tevez la situazione è chiara: arriva un big solo se parte un big.
L'ultima finestra riguarda, appunto, la posizione di Moratti: in più di qualche editoriale apparso sulla stampa specializzata nella giornata di domenica scorsa ci si chiedeva quale fosse, quali fossero le sue valutazioni, le sue volontà.
E, in questa sede, ce lo chiediamo anche noi: cosa vuole fare il Presidente, aspettare prima di scendere in campo in prima persona e occuparsi del mercato, o prendere sin da subito le redini della situazione e indirizzare la stagione verso una meta che ai più è ancora sconosciuta?