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Mercato: si cambia rotta. Così l'Inter ha evitato uno scontato caso Longo

di Fabrizio Romano

Roba da stropicciarsi gli occhi. A prescindere da chi andrà in campo domani sera nel teatro del nemico, allo Juventus Stadium, l'Inter può godersi quello che è indubbiamente l'attacco più forte di questa Serie A. Un mix di esplosività, punte letali, classe, qualità, anche corsa. Da Rodrigo Palacio ad Antonio Cassano, con Diego Milito ciliegina e presunte riserve come Coutinho, Sneijder, Alvarez. Oltre a Marko Livaja, jolly di Coppa. Insomma, un potenziale letteralmente stupefacente. Tra Catania e Sampdoria, il tridente pesante ha regalato applausi e giocate meravigliose. Volendo passare al 3-5-2, Stramaccioni avrebbe non pochi grattacapi: chi tirare fuori? Chi lasciare in panchina?

Dilemmi, appunto. Perché il potenziale offensivo è spaventoso, da mettere la pelle d'oca. Come lo diventerà anche quando, pur volendo confermare il tridente, bisognerà lasciar fuori qualcuno per i vari Sneijder, Coutinho o all'occorrenza Alvarez. Tante carte da giocare in un mazzo che qualcuno riteneva non all'altezza, in estate. "Perché Branca e Ausilio non hanno preso un vice-Milito?", si chiedevano in tanti. La risposta sta arrivando dal campo. I dolorini accusati in nazionale da Palacio sono un lontano ricordo, Diego è in forma smagliante, Cassano brilla più di quanto tutti si aspettassero. Con gli infortunati che tornano. Tanto che per gennaio, la rotta è decisamente cambiata: nessuna necessità di un vice-Milito, solo a dicembre si valuterà tutto. Per questo, piste 'di scorta' come Floccari o Rocchi sono state congelate da tempo. Si valuteranno solo occasioni ghiotte ed eventuali, se ci saranno problemi fisici per le punte attualmente in rosa. Mossa astuta, perché l'Inter è già in abbondanza (strano a dirsi pensando a un mese fa, vero?) così.

Ma qualcuno si è dimenticato, forse, di Samuele Longo. In tanti urlavano allo scandalo al momento del prestito all'Espanyol: "Perché, perché?". Troppo facile recriminare mentre Samuele (facendo anche la gioia dell'Inter, sia chiaro) segnava e in casa nerazzurra l'attacco non decollava, nel momento più difficile. Adesso, Stramaccioni fatica a tener fuori qualcuno delle proprie frecce d'attacco e la domanda diventa retorica: dove sarebbe finito Longo, in questa Inter? Con tutte le qualità che San Siro si godrà nei prossimi anni, meritava un anno di prestito. E nel posto più giusto. Perché adesso, Longo avrebbe vissuto un triste calvario tra panchina e tribuna con apparizioni minime dove non gli sarebbe stato concesso di sbagliare una partita. Un po' come il Castaignos dello scorso anno, per dirla tutta. E allora giù con i casi montati dalla stampa, il talento italiano che non gioca e la solita cantilena.

Vuoi vedere che l'Inter ha azzeccato, ancora una volta, la mossa più giusta? Godiamoci un reparto offensivo strabiliante. Aspettando Samuele, una stella che non è scappata ma che arriverà. Al momento giusto...


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