Miranda-Kondo: i dettagli del doppio colpo. Serve cedere, Kovacic favorito
La redazione di Sportmediaset si è interrogata sull'impatto che avrà l'onerosa doppia operazione Kondogbia-Miranda sul bilancio dell'Inter ed in particolare sulle direttive imposte dal Fair Play Finanziario. Questa l'analisi del tg sportivo sul proprio sito:
"Prima di tutto è utile ricordare che l’Inter il prossimo anno potrà permettersi un deficit di bilancio di massimo 30 milioni di euro e già dalla stagione successiva sarà vietato ogni tipo di sforamento, pena il pagamento di 14 milioni di euro di multa “condizionale” che già è stata erogata. L’affare Kondogbia è stato certamente costoso ma va valutato nell’ottica di un contratto quinquennale. In termini assoluti l’operazione sui 5 anni costerà 80 milioni di euro circa, tra i 35 garantiti al Monaco e i 9 di stipendio annuo lordo. L’ammortamento del francese, cioè il suo impatto dilazionato annualmente sul bilancio, sarà di 7 milioni cui vanno aggiunti per l’appunto i 9 di ingaggio. Si può dire, con una buona approssimazione, che Kondogbia peserà ogni anno sull’esercizio dell’Inter per circa 16 milioni.
Si arriva poi al capitolo Miranda. Il giocatore arriva con una formula “morbida” per gli equilibri aziendali perché per i primi due anni costerà 3 milioni complessivi di prestito e successivamente sarà pagato un riscatto da 9,5 milioni. Il suo ingaggio dovrebbe aggirarsi sui 5,5 milioni lordi. Si può quindi ipotizzare che il suo costo per il prossimo bilancio interista si aggiri sui 7 milioni complessivi.
La doppia operazione Kondogbia-Miranda, dunque, l’anno prossimo dovrebbe costare 23 milioni di euro circa. Probabilmente meno rispetto a quello che a prima vista si poteva ipotizzare, ma comunque una cifra che metterebbe a dura prova le casse nerazzurre, se è vero che la società aveva già previsto un rosso di 33 milioni alla fine del prossimo anno (già oltre il consentito).
Appare abbastanza evidente allora che Mancini dovrà rinunciare a un paio di pezzi pregiati per arginare l’esplosione dei conti. Il nome caldo in queste ore è quello di Mateo Kovacic: giocatore che prima aveva le chiavi del centrocampo e ora potrebbe sostituirle con quelle dei libri contabili.
Una sua cessione potrebbe risolvere, almeno per l’anno prossimo, lo sforzo Kondogbia-Miranda. Siamo partiti dall’offerta, pare molto verosimile, di 25 milioni del Liverpool. Kovacic è stato pagato 11 milioni due anni e mezzo fa. Ha un contratto recentemente allungato fino al 2019 e un ingaggio rialzato fino ai 4 milioni lordi. Questo recente ritocco, in caso di cessione, avrebbe l’effetto diretto di aumentare l’eventuale plusvalenza. Un’offerta da 25 milioni garantirebbe all’Inter un surplus pesante, intorno ai 20 milioni di euro, perché secondo le stime il suo ammortamento residuo dovrebbe aggirarsi sui 5 milioni. A questi numeri, per l’anno prossimo, andrebbero aggiunti i risparmi su ingaggio e ammortamento annuo. Il totale combinato di una sua cessione è ipotizzabile che per la prossima stagione possa garantire ossigeno per 23-24 milioni di euro.
Thohir e i suoi uomini un calcolo simile devono averlo fatto di sicuro. Sanno perfettamente che le maglie dell’Uefa sono strettissime nei loro confronti e, anzi, inizialmente sembrava che sarebbe stata imposta da Nyon una spending review sui costi e delle limitazioni agli ammortamenti…ma al momento non sembra essercene traccia.
Esiste però un’altra via, certamente più rischiosa, ma di sicuro la preferita dai tifosi nerazzurri: fare manutenzione ordinaria alla squadra, cedere dei pezzi non fondamentali e per il resto giocarsi l’All-in e non rinunciare a Kovacic o a qualsiasi altra cessione eccellente che possa garantire un incasso analogo.
A quel punto, però, diventerebbe imperativo qualificarsi alla prossima Champions League per accaparrarsi un tesoretto stimabile in una quarantina di milioni e pagare i 7 milioni di multa Uefa che al momento sono sospesi in attesa di verifiche sui conti (sono 14 in totale). Una scommessa rischiosa, certo, ma non impossibile per chi ha dimostrato di sapersi muovere con abilità tra i tavoli verdi di Montecarlo".