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Moratti a Strama: "Mi basta vincere. Arbitri? Spiace. Da 15 anni dovrei..."

di Alessandro Cavasinni

Dopo l'intervista esclusiva rilasciata ai nostri taccuini (rileggi qui), Massimo Moratti ha aggiunto ancora un paio di concetti durante la notte all'Inter Club di Imbersago. Il presidente nerazzurro ha approfondito il discorso tecnico riguardante l'atteggiamento tattico della squadra di Stramaccioni, toccando anche l'argomento arbitri.

"Se non è il caso che siano gli avversari ad adattarsi all’Inter piuttosto che viceversa? No, a me quel tipo di discorsi non interessano - riporta la Gazzetta dello Sport -. Con Mou abbiamo vinto tutto adattandoci ogni partita all’avversario. Non ho la presunzione di dire 'Andiamo in campo e facciamo la nostra partita', purtroppo non ce l’ho. Mi basta vincere. Sta poi all’allenatore scegliere una squadra e poi su quella fare piccoli accorgimenti".

Il numero uno nerazzurro ha poi commentato le direzioni arbitrali, fin qui non esattamente favorevoli all'Inter, né direttamente né indirettamente. "Preoccupato per l’atteggiamento degli arbitri? Dovrei esserlo da 15 anni (ride, ndr): alla fine è una cosa che perdi. Dispiace, ma tanto non è che ci sia una soluzione. E comunque non è per disattenzione che l’arbitro ha fatto quell’errore lì (il rigore per il Milan, ndr): era sicuro del rigore e l’ha dato. Alcune volte ci può essere errore di presunzione, ma capita anche ai giocatori", ha concluso un Moratti alquanto amareggiato.

Moratti non ha pensato di riportare in nerazzurro Balotelli: "Gli voglio bene, ma non era possibile tornare su di lui per l'esperienza che abbiamo vissuto. Speriamo di fare bene anche senza", conclude.


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