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Moratti: "Balo non è fondamentale! Su Rafa, Mou, Coutinho, Capello..."

di Fabrizio Romano
Fonte: Ansa.it - Gazzetta.it

E' un Massimo Moratti a tutto campo quello che parla a Sky Sport. Il mercato è ovviamente l'argomento centrale, e il presidente si sofferma sul caso Mario Balotelli: "Balotelli è un talento - ammette il presidentissimo - ma in questo momento non è indispensabile per noi. Con lui avevo un rapporto decisamente buono, poi non so cosa dirà lui. La sua partenza sarebbe una mia sconfitta? Può anche essere, non lo so. Vedremo se sarà una sconfitta, lo considerino come vogliono. Su Balotelli hanno ragione tutti: è un talento che, per conto mio, non si è ancora espresso al 100%". Poi, Moratti ammette che ci sono importanti offerte per il numero 45, in uscita verso il City: "Abbiamo delle offerte importanti, degli obiettivi di carattere economico, quindi il sacrificio lo fai con il giocatore che gli altri ti chiedono, non con quello che cerchi di vendere e nessuno vuole. Balotelli rimane un grande talento, ma per noi è quasi un obbligo uscire in questa maniera".

Il suo rapporto con il gruppo e con i tifosi però non è mai stato idilliaco: "Non si è trovato benissimo e anche gli altri in certi momenti, ma le vittorie hanno fatto sì che tutto si perdonasse. Anche perchè c'era la stima nei confronti del professionista che gioca bene. Ciò non toglie che questo abbia influito nel sentirlo un pò meno parte di un pezzo unico". Ma l'Inter non si ferma sui giovani fenomeni: "C'è Coutinho con noi. La scommessa continua", ha concluso quindi con questa frase che ricorda quella dell'estate 2007 quando disse: "Pato? Noi abbiamo Balotelli". Quando scommette il presidente, c'è da fidarsi.

Si parla quindi di arrivi. Sarà una star assoluta o un giocatore di rendimento e sacrificio come Kuyt? "Dobbiamo ripartire con quello che abbiamo, un gruppo che ha fatto bene. C’è un allenatore diverso - spiega Moratti -, che ha visioni diverse dal precedente, ma che cerca di preservare il buono. Da lì si riparte, dalle vere necessità che può avere questa squadra, poi ti puoi consentire lo sfizio del giovane. Non devi cercare la stella, ma un giocatore funzionale, l’orologio deve girare così".

Il nuovo tecnico è Rafa Benitez: e il presidente è convinto. "Era fra gli allenatori quello che aveva un’esperienza internazionale di un certo tipo anche per il discorso Champions League, di lui mi avevano parlato molto bene e siamo andati diretti su di lui. Abbiamo anche valutato delle alternative, perché la scelta era difficile. Benitez è molto professionale, lavora moltissimo, ha schemi di lavoro simili a Mourinho, cioè si studia davvero tutti gli avversari, è bravissimo, un lavoratore vero. E' garanzia di serietà e, spero, di buoni risultati. Umanamente è educato, cortese, affabile, non pressante, anche quando si parla di acquisti. Mourinho lo è stato solo per Quaresma, poi non è andata bene e si è ritirato un po’ in seguito. Ho sempre cercato di accontentare tutti, ma questo ha portato alla dispendiosità di cui si parlava. Non volevo uno che imitasse Mourinho o si mettesse in concorrenza con lui da un punto di vista caratteriale, anche perché sarebbe stata dura. Benitez è totalmente diverso dal punto di vista caratteriale".

E Capello? "E’ stata un’ipotesi reale che è durata due giorni e mezzo, il tempo di un weekend, saltata il lunedì, non è stato in concorrenza con Benitez, è stato qualcosa di realizzabile, ma che poi non era in realtà realizzabile - racconta Moratti -. Lì non ho toccato niente, è arrivata una domanda che si è ritirata da sola". Infine una considerazione su Mourinho: ma davvero logora chi alla lunga ce l’ha? "No, non credo questo - conclude il presidente dell'Inter -, il risultato te lo porta e poi è divertente vivere così al limite, non è una cosa negativa, a me non ha logorato per niente. Mourinho aveva un impatto aggressivo, anche Herrera si divertiva molto, ma i tempi erano diversi anche nella risposta dei media".


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