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Moratti: "Con Agnelli c'è affetto. La Juventus? Bella partita, peccato per..."

di Fabio Costantino
Fonte: Gazzetta dello Sport

Dopo le polemiche e le frecciate a distanza dei giorni scorsi, Massimo Moratti è tornato a parlare della Juventus e del rapporto con Andrea Agnelli, paladino bianconero nella campagna per la restituzione dello scudetto 2006, tolto ai bianconeri e assegnato ai nerazzurri. Ecco come il massimo dirigente dell’Inter si è espresso da New York: "Quando arrivano certe battutine io le considero come vere e proprie frecciate. Ma non ho nulla contro Andrea Agnelli, lo conosco da quando era ragazzino e provo per lui affetto. Mi viene da pensare che certi suoi atteggiamenti siano imposti dal ruolo che occupa e dal rapporto che deve mantenere con i tifosi della Juventus".

Moratti poi dice la sua, anche dagli Stati Uniti, sullo 0-0 tra l’Inter e la squadra di Delneri di domenica sera: "E' stata una bella partita e penso che il risultato di parità sia giusto. Però resta il rammarico di esserci divorati alcuni gol”. L’ultima volta che il patron nerazzurro era a New York era l’11marzo del 2000, giorno di Lazio-Inter, terminata con un pareggio per 2-2, ma con strascichi di polemica. Moratti criticò Braschi, reo di non avere fermato il gioco durante l’azione che portò il 2-2 ai capitolini, segnato da Pancaro, con Peruzzi infortunato, a terra, dicendo che Braschi era un arbitro tremendo che ha commesso gravi errori. Un arbitro tutelato dalla Federazione. Allora il presidente tirò in mezzo la Juve, ma questa volta non fa polemica, anche se ricorda quanto detto dieci anni fa: “Non posso certo dimenticare quella partita. Eravamo davanti al Plaza Hotel e certe mie dichiarazioni sulla classe arbitrale scatenarono un putiferio. Dopo la gara di domenica non credo che ci sia qualcosa su cui protestare”.

 

Fabio Costantino-Alberto Casavecchia


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