Moratti esce allo scoperto: "Ibra e Maicon? Non spingo per cederli"
I casi di Ibrahimovic e Maicon hanno imposto un intervento da parte di Massimo Moratti, che ha interrotto un lungo silenzio durato dall’incontro con Laporta a Barcellona. Per l’occasione, il presidente ha preferito non sbilanciarsi sul futuro dei due giocatori, preannunciando però delle rinunce in chiave di mercato: “Non sto spingendo per vendere i giocatori, poi vediamo che tipo di offerte arriveranno. Certamente, considerato il periodo, qualcuno partirà. Per quanto riguarda Ibra, a breve, e con calma, arriveremo a una soluzione. Da quando è con noi, e ormai sono tre anni, fa il suo dovere da grande professionista, e quindi credo si possa andare avanti così, a meno che non si vengano a creare situazioni che ci mettano in condizione di fare una buona cosa per noi, per il giocatore o per altri giocatori". Il discorso cade inoltre sul rinnovo di Marco Materazzi, il cui contratto è stato prolungato fino al 2012: “Abbiamo prolungato il suo contratto, Mourinho mi ha detto che il giocatore poteva essere ancora utile e sono felice che sia così. Anche durante questa stagione ogni volta che è entrato ha giocato bene”.
Moratti ringrazia anche il partente Cruz per il suo contributo alla causa: "Cruz è stato un giocatore fondamentale per noi. Nelle stagioni passate è stato decisivo in molte occasioni, anche se in questa un po' meno. E' un peccato perché il tempo passa, ma giocatori così non meritano di fare le riserve per cui è giusto che possano trovare spazio in altre squadre". Al di là delle dichiarazioni, appare evidente che Moratti sia molto infastidito dall’attuale atteggiamento dei due giocatori ‘ribelli’. L’idea principale, al di là delle indiscrezioni provenienti da ogni dove, è che il presidente nerazzurro potrebbe anche accettare di privarsi dei suoi fuoriclasse, ma solo alle cifre stabilite da lui, e non dagli altri club. Probabile, dunque, che il patron interista non si proverà di Ibrahimovic e Maicon a meno di un corrispettivo totale di 110 milioni di euro (70 per lo svedese, 40 per il brasiliano). Cifre note da tempo, che Moratti non intenderebbe alleviare con contropartite tecniche non necessarie all’Inter.