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Moratti: "I giovani? Per stare qui serve qualità. Servirò tifosi e club"

di Domenico Fabbricini

A margine della festa di Natale con i bambini provenienti dalle case d'accoglienza milanesi organizzata dall'Inter nella serata di ieri, presso la Sala Executive dello stadio "Meazza", il presidente Massimo Moratti ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Inter Channel, che sarà trasmessa integralmente nelle edizioni del tg del canale tematico nerazzurro.

Presidente, è stato un inizio di stagione non facile, vede il futuro con più serenità?

"Mi sembra che ultimamente ci sia stato un miglioramento di rendimento da parte della squadra e adesso andiamo avanti con speranze e speriamo di finire l'anno nel miglior modo possibile".

Che Inter si aspetta per questo finale dell'anno 2011?

"Mi aspetto l'Inter che è, quindi il massimo dai giocatori, che mi sembra abbiano l'identità, il carattere e tutto il necessario per fare bene".

In questo obiettivo saranno importanti anche i calciatori più giovani...

"Non hanno ancora avuto modo di dimostrare il cento per cento. Il loro talento si vede, si intravede, ma devono ancora esprimere tantissimo perchè per restare all'Inter ci vuole una qualità di un certo tipo".

In questi giorni se n'è parlato tanto, ma Massimo Moratti come vede il futuro del calcio italiano?

"È un momento di preoccupazione perchè quelle di carattere economico che ci sono in Europa possono colpire anche il calcio. È bene che questo lo si capisca a livello istituzionale e d'altronde era parte della riunione alla quale ho avuto la fortuna di partecipare a Roma lo scorso mercoledì. È bene pensare anche a certe altre cose, tipo gli stadi, o al numero di squadre in serie A, un numero che non ti obblighi ad avere 40 giocatori in rosa per giocare 40 partite, dieci delle quali magari sono anche inutili. Ecco, spero che tutte queste cose vengano messe sul piano pratico decisionale e vengano appoggiate anche dalle istituzioni tipo il CONI, la Federazione, la Lega Serie A, da coloro che sono gli  attori di questo ambiente".

Che cosa si sente di dire ai tifosi in vista del 2012?

"Dico che con tutto il cuore, sono sempre fiero, meravigliato e contento che tanta gente soffra con me e come me durante le partite. Questo mi emoziona e mi mette in condizione di sentirmi sempre servitore di questi tifosi e di questa società".


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