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Moratti: "Mercato, agiremo se serve. Arbitri, siamo realisti. E lo stadio..."

di Fabio Costantino

Presente all'assemblea dei soci, Massimo Moratti ha rilasciato alcune frasi sull'Inter e su Claudio Ranieri. Parole di distensione in vista della supersfida di domani sera a San Siro contro la Juventus: "Non sono preoccupato, Ranieri, lo ringrazio, ha restituito serenità, anche se è qui da poco. La partita di domani è importante comunque per entrambe le squadre. Chiedo alla squadra di esprimere le sue qualità, lo abbiamo già fatto, siamo in mano a un tecnico saggio. Ogni partita ha poi la sua storia, ma mi aspetto una partita importante. Il dissenso con la Juve? Non ne parliamo, creerebbe un clima antipatico. La cosa principale è il campo". Si parla poi della squadra e del mercato: "Guardando l'Inter da tanto tempo abbiamo imparato che i giovani hanno bisogno di tempo per esprimersi al massimo. E comunque, io non mi sono mai tirato indietro, se ci sarà bisogno faremo qualcosa. Vedremo poi cosa, al momento non si può perché il mercato è chiuso (sorride, ndr)".

La Juventus in vetta al campionato: "E' una squadra che funziona, noi siamo un po' più stanchi. Ma non è all'inizio del campionato che si vede come vanno le cose, penso che la Juventus sia una buona squadra con un ottimo tecnico, possono portare a casa buoni risultati. Conte ha parlato bene di noi? E' una cosa naturale, l'avversario parla sempre bene della squadra che affronterà". Una battuta anche sul nuovo stadio e su San Siro stesso: "Starei tutta la vita a San Siro, ma dal punto di vista commerciale l'Italia penalizza il calcio senza stadi di proprietà. In Italia - ha sottolineato il presidente - le entrate per un club dipendono molto dalle difficoltà create dalla mancanza di impianti adeguati. Nuovi stadi costano tantissimo, soprattutto in un momento di difficoltà economiche, quindi bisogna fare le adeguate valutazioni". Il marketing è argomento basilare: "L'Inter andrà di più a livello commerciale in Paesi nuovi, dove siamo conosciuti, lo faremo con simpatia". Argomento Gasperini e Ranieri: "Sia Benitez che Gasperini hanno avuto il supporto totale dei giocatori, voglio chiarirlo, mi spiace sentir dire il contrario. Quando si dice il contrario non è vero, preferisco prendere io delle responsabilità ma non ci sono colpe dei giocatori". Ma il Gasp come si presentò, mostrando solo il 3-4-3? "Ogni allenatore quando si presenta dichiara di saper giocare con vari moduli", afferma Moratti.

Si torna poi sul discorso arbitri: "Per quanto riguarda gli episodi arbitrali in questa prima fase del campionato, sono e siamo consapevoli che ci sono stati, ma anche noi, come squadra, abbiamo fatto i nostri errori. Quindi non facciamo le vittime, siamo realisti, lo eravamo anche quando si vinceva e non avevamo vantaggi, anzi. Diciamo, quindi, che ci ha dato fastidio la leggerezza con la quale, nel dubbio, si è fischiato contro l'Inter. Ma senza pensare a complotti o a congiure, a collegamenti con quello che è successo in passato e ora non c'è più". Poi, si scherza sul frequente utilizzo della parola simpatia da parte del presidente: "Uso spesso la parola simpatia, perché per me vuol dire avere interesse e partecipazione". Poi, come raccoglie Inter.it, Moratti annuncia di essere a Appiano questa sera: ""Ho fiducia nei calciatori di maggior esperienza, ho avuto fiducia in loro quando abbiamo vinto e ho fiducia nella loro volontà e voglia, che hanno già anche dimostrato. Saranno loro, i calciatori di maggior esperienza, ad aiutare i più giovani a fare bene. Ranieri un signore e sta riportando i calciatori ad avere fiducia in se stessi, chiaramente non è facile e non può essere immediato, anche perché in questo periodo non abbiamo avuto il respiro di una partita facile". "Stasera - ha aggiunto Moratti - andrò ad Appiano e porterò all'allenatore e alla squadra il tifo di tutti i soci dell'Inter e spiegherò a loro quanto abbiamo bisogno di tornare a vincere".

Si chiude sul discorso di 'Palazzo': "Quando sento dire o leggo o ascolto che non faccio parte del Palazzo mi viene in mente che sentivo dire le stesse cose anche in passato. Ma se per entrare nel Palazzo s'intende rapporti con fini di utilità, di falsa amicizia per avere qualcosa in cambio, scusate ma io in quel Palazzo non entro, in tal senso sono il peggior presidente che l'Inter possa avere... Non sono capace di pensare a dei rapporti per avere in cambio qualcosa. Ho rispetto per la professionalità di chi è nel Palazzo, che poi ci sarebbe da capire quale Palazzo è..., e questo mi basta. Se poi ci vogliono fregare... ".


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