Moratti show: tra Mou, Rafa, la Juve, mercato, affare Ibra-Eto'o e... Messi!
Fonte: Inter.it
Ecco tutte le dichiarazioni del presidente dell'Inter, Massimo Moratti, rilasciate dopo l'assemblea dei soci di oggi. Tantissime parole da parte del numero uno nerazzurro, che ha annunciato il rinnovo di Wesley Sneijder sottolineando che ne gradirebbe la vincita del Pallone d'Oro. E così Moratti ribadisce: "Ho parlato di Sneijder Pallone d'Oro - dice Moratti rivolgendosi ai soci -, ma non dimentichiamoci che ci sono fra i candidati anche Maicon, Eto'o e Julio Cesar. Perché escluderli? Se lo meriterebbero anche loro. Proprio come Milito, che assurdamente manca da questa lista".
Quindi il presidente dedica parole di sincera stima a Rafael Benitez e alla squadra, nella quale vede l'orgoglio di non volersi fermare al già fatto. "Mi auguro che lo stesso spirito che ci ha accompagnato nel passato, quando era difficile vincere e quando dopo abbiamo iniziato una storia bellissima di vittorie, ci accompagni ancora. Uno spirito combattivo, sportivo, di tradizione. Che ci possa sempre sostenere, senza snobbismo. Non si deve pensare che abbiamo fatto abbastanza, possiamo ancora conquistare successi importanti. Perché i giocatori sono gli stessi dell'anno scorso e hanno vinto tutto. E Benitez è un allenatore serissimo: lo sto conoscendo giorno dopo giorno, sempre di più, e devo dire che lo stimo molto, è un grande professionista. E ha una qualità importantissima, è un grande lavoratore: era la caratteristica che più apprezzavo in Mourinho e ce l'ha anche lui. E poi ha anche uno spirito da manager, pensa all'oggi, ma anche al domani dell'Inter; c'è una collaborazione vivace con lui. È diverso dall'allenatore precedente, ma io ho sempre detto che non avrei voluto un imitatore. Hanno qualità diverse, ma possono portare gli stessi risultati. Abbiamo fatto davvero bene a prenderlo".
"Mourinho non va dimenticato e non lo dimentico - sottolinea Massimo Moratti - perché ha dato un apporto fantastico alla nostra società. Però la squadra sta rispondendo bene al passaggio, lo spirito dei ragazzi è lo stesso dello scorso anno: di vincere, vincere ancora. E Benitez è una persona di buon senso, che fa un gioco di grande qualità. La forza di quest'uomo è anche che porta le sue caratteristiche, ma pensa anche al contesto. Non era facile per nessuno ricominciare dopo la grande festa, perché è stata una grande festa, ma Benitez non si è adeguato, sta imponendo il suo stile. In campionato siamo terzi per un pareggio, quello di domenica, che poteva essere una vittoria considerate il numero di palle-gol che la squadra ha creato. La Lazio è prima, ma per ora guardiamo soprattutto al Milan. In Champions siamo messi molto bene nel girone, non credo proprio che ci si possa lamentare".
Il calciomercato, come ogni anno, non è mancato fra i temi proposti dai soci al presidente: "Un attaccante? Anch'io, quest'estate, ero convinto che potesse servire acquistarne uno in più, soprattutto per una questione di sicurezza numerica, perché in assoluto Eto'o e Milito godono della mia totale stima, ma chi conduce la squadra, Benitez e il settore tecnico, mi hanno convinto giustamente che non era la priorità, che sarebbe magari servito di più un calciatore di raccordo. E noi, giustamente, a quel punto ci siamo aspettati che potesse essere Coutinho: per quello che il ragazzo ha saputo fare, con continuità, nella gara con la Sampdoria, credo che sia stata una scelta giusta. Se poi, a gennaio, ci dovessero essere delle opportunità interessanti, le terremo presenti. In tal senso, non penso di essermi mai tirato indietro... ".
Giunto poi all'esterno, dopo la riunione, ecco tutte le parole del presidente evidenziate da Inter.it.
Presidente, alla luce di quanto è emerso in Assemblea dei Soci, è più severo Massimo Moratti o sono più severi i soci?
"Mi sembra che i soci parlino con la naturalezza di chi si sente a casa propria, e poi non mi sembra che non ci sia stata nessuna critica, discutevano solo sul rendimento di alcuni giocatori. Credo che sia una cosa bella, perché hanno il coraggio di farlo e lo fanno sapendo che poi io comunque ne tengo conto, nel senso che è sempre importante l'intervento dei tifosi, perché i tifosi vedono il calcio tanto quanto lo vediamo noi".
Oggi l'Assemblea dei soci dell'Inter, ieri il Consiglio di Amministrazione della Juventus. Quando sente che la Juventus richiede due scudetti, che cosa pensa?
"Che io nell'Assemblea non gli ho richiesti, quindi la differenza è questa... ".
Questa richiesta della Juventus la lascia indifferente o la fa arrabbiare?
"Penso che loro abbiano una loro politica e il giorno che anche noi entreremo in quell'ordine di idee richiederemo anche noi i due scudetti che ci mancano del passato".
Le parole di stima pronunciate ieri da Andrea Agnelli nei confronti di Luciano Moggi l'hanno sorpresa?
"No, mi sembra tutto abbastanza conseguente a quello che è stato detto, immagino che è una politica di quel tipo e quindi è conseguente".
Può inserirsi in una ricerca di consenso dei tifosi questo atteggiamento della Juventus?
"Penso che molto sia dovuto a questo, sì".
Non pensa che sarebbe meglio se la Juventus guardasse avanti pensando a conquistarne un altro di scudetto, invece di guardare indietro?
"Ma questo cercheranno di farlo. È solo che la politica che la Juventus ha scelto è questa, ma non ho nessuna critica da fare, è una politica loro, non posso intervenire in questo".
Ha parlato del prolungamento di Sneijder durante l'assemblea, ma ha anche detto che aveva pensato che potesse servire un attaccante. Questo vuol dire che a gennaio si tornerà sul mercato?
"Il fatto di aver confermato Sneijder, vuol dire che Sneijder non va via, quindi a gennaio saremo in numero giusto... (sorride: ndr). Per quanto riguarda la punta, è un discorso puramente tecnico: abbiamo due punte centrali, quindi quel ruolo ce l'abbiamo già abbastanza coperto. Per una eventuale prudenza potremmo cercare qualche cosa, ma vedremo".
E di Lionel Messi cosa ci può dire?
"Che non è una punta centrale, quindi per il momento non posso... volevo, ma non si può... (sorride: ndr)".
Teme più il Milan della Lazio?
"Credo che la Lazio stia facendo molto bene, però io devo cercare di pensare di essere più forte, perché altrimenti non partecipo neanche al campionato. La Lazio mi sta meravigliando per la continuità ed è una continuità dovuta a un allenatore molto bravo che hanno, a una politica societaria fatta molto bene, a ottimi giocatori. Chissà, magari arriva anche a vincere lo scudetto".
Pensa che Andrea Agnelli avrebbe potuto evitare queste ultime dichiarazioni, dopo che lei gli aveva riservato sempre belle parole? Pensa che ci sia stata una caduta di stile, anche nei suoi confronti?
"Nei miei confronti? Non c'entro niente, quella è la loro politica. Non cambia niente, cambia solo il fatto che ci rendiamo conto che loro hanno questo tipo di politica. Ma non è che diventano nemici personalmente, è una scelta politica, succede: succede che uno è comunista e un altro è fascista, ma si può essere amici lo stesso".
Cosa ne pensa dell'atteggiamento degli arbitri?
"Posso dire solo bene. Ci può essere sempre qualcosa da dire, ma a me è sembrato che stiano facendo bene, e non era facile, dopo un cambiamento importante. Quindi, molto bravi loro e chi li dirige".
Ibrahimovic più 42 milioni per Eto'o è il miglior affare della gestione Moratti?
"Perché 42? Sono 50... (sorride: ndr)".