Morte Astori, Malagò: "Giusto il rinvio. Derby gara più in discussione, ma i dirigenti Inter..."
Il presidente del Coni e Commissario di Lega Serie A Giovanni Malagò è intervenuto in conferenza stampa spiegando come è maturata la decisione di rinviare le gare della 27esima giornata del campionato di Serie A a seguito della tragica scomparsa di Davide Astori: “Mi ha contattato il direttore generale Marco Brunelli dandomi la notizia, stavo per prendere parte a una riunione importante quando mi è stata data la comunicazione. Subito dopo, visto che stavano scendendo in campo Genoa e Cagliari, mi sono messo in contatto con il Presidente del Cagliari Tommaso Giulini che mi ha ribadito la sua intenzione di non giocare; poi ho sentito anche il presidente del Genoa Enrico Preziosi e col presidente dell’Aia Marcello Nicchi trovando da loro piena disponibilità al rinvio, e abbiamo proceduto in tal senso. Poi ho ricevuto tanti messaggi di altri club, anche di gente che conosceva Astori, e che avevano la stessa intenzione".
Malagò ha poi proseguito riferendosi in particolare al derby in programma alle 20.45: "La partita maggiormente in discussione sotto il profilo del rinvio era Milan-Inter di questa sera, con 75mila biglietti venduti. Ma tra le società che hanno manifestato la stessa intenzione c’era anche l’Inter coi suoi giocatori e dirigenti, come Giovanni Gardini e Alessandro Antonello, che mi hanno detto che Borja Valero e Matias Vecino avevano uguali sentimenti. A quel punto ho parlato col Ministro degli Interni Marco Minniti per confrontarmi con lui sulla questione ordine pubblico. Lui stava tornando a Roma, nel frattempo avevo espresso la mia intenzione anche al capo della Polizia di rinviare tutta la giornata e loro avevano la mia stessa opinione. Quindi ho reso partecipi tutti della mia volontà, anche Marco Fassone ha dato la sua disponibilità. Anche Roberto Fabbricini, commissario della Figc, mi comunicava che sugli altri campi di A l’intenzione era quella di operare lo stesso provvedimento, così come sui tre campi della B. Ritengo sia stato giusto fermare il campionato, il calcio che immagino è fatto di valori e rispetto. Mi sono confrontato poi con più di un medico, anche di settori diversi. Non vogliamo lasciarci trasportare da nessuna illazione o speculazione, ma credo che nessun medico sulla faccia della terra vi potrà dire che esiste un rimedio per quello che è successo. Nel mio caso il motto 'The show must go on' non può valere, perché il calcio di Serie A è lo sport più popolare ma è giusto che in questi momenti dia dei segnali".
Sull'eventuale data per il recupero: "Domani c'è una riunione già prevista in Lega con i dirigenti delle varie società, ci sono delle ipotesi che già esistono per il recupero del campionato, con qualche società che ha un calendario particolarmente fitto. Qualcuno ha proposto anche di far slittare la gara alla fine del campionato, aggiungendo di fatto un turno, visto che l'Italia non va ai Mondiali. Al momento non mi sento di escludere nessuna ipotesi, anche se non faccio il tifo e non so se sia plausibile. Con l'Italia in Russia mi sarei sentito di escludere quest'idea, così non so. Ritengo responsabile fare un confronto più ampio possibile".