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Motta, perché? Ranieri lo vuole con sé, ma l'addio pare vicino. Eppure...

di Alessandro Cavasinni

Che cosa può spingere una società come l'Inter a cedere il suo perno della manovra? Difficile dirlo. Certamente, in mezzo, c'entra la volontà del giocatore di lasciare e la necessità di incassare quattrini. Ecco perché quando ti si presenta davanti uno sceicco che mette sul piatto denaro fresco per le casse puoi pensare anche di vendere uno come Thiago Motta. Uno senza il quale, per farla breve, giocheresti come hai fatto con la Lazio: poche idee e pure confuse.

Motta è vicino all'addio più di quanto non si potesse pensare e, a quanto pare, la sua è una precisa volontà di riabbracciare Leonardo e un tecnico come Carlo Ancelotti che l'ha sempre stimato. Motta ha voglia, evidentemente, di nuovi stimoli e la chance parigina è molto ghiotta. L'Inter? Moratti ci sta pensando, ma sa bene quale sia l'opinione del suo tecnico. Claudio Ranieri non intende rinunciare a metà stagione al suo faro di centrocampo e sta cercando di far valere la propria tesi in seno alle decisioni dirigenziali. Anche se, a dire il vero, basterebbe riguardarsi Inter-Lazio per capire l'importanza che ha il numero 8 nel gruppo nerazzurro. Senza di lui, l'Inter è tornata farraginosa e poco lucida, sia in fase di possesso che in fase di copertura. Nessuno è in grado come lui di dettare i tempi della manovra e di far rifiatare la squadra nei momenti di crisi e pressione avversaria. Non a caso, infatti, i nerazzurri hanno sofferto più il possesso palla laziale che quello milanista: un caso? No, non esistono casi.

Le cifre che circolano, e lo diciamo con tutta franchezza, appaiono ridicole: 8 milioni sarebbe la proposta parigina per Motta. Da ridere. Thiago ha 29 anni, è integro dopo aver passato momenti difficili, è un perno dell'Inter e della Nazionale italiana. Va bene, il prezzo lo fa il mercato e qui non siamo a PcCalcio, però 8 milioni (o 10 o 12) sono incassi che poi non ti consentono neppure di andare a comprare un degno sostituto. Abbassamento monte ingaggi, vero, ma pure abbassamento della qualità. E qui arriviamo alle dolenti note. Ammesso che Motta dica addio alla Pinetina, con chi si potrebbe sostituire? Tra i nomi che si fanno, solo uno potrebbe avere caratteristiche simili all'italo-brasiliano.

Si tratta di Nuri Sahin del Real Madrid, sul quale, però, sorgono immediati molti dubbi. Per prima cosa, finora, Mourinho non l'ha mai avuto a disposizione per continui infortuni, quindi arriverebbe senza condizione fisica. Poi c'è da valutarne l'adattamento al calcio italiano, visto che, di fatto, ha giocato solo in Bundesliga e non è stato possibile vederlo all'opera neppure in Liga. Infine, non sarebbe utilizzabile in Champions League per gli 8 minuti giocati con la casacca delle merengues.

Gli altri? Nessuno di loro è un regista. Romulo del Vasco è un incursore, Kucka un interditore e Guarin un interno con licenza di offendere. Quello più pronto e calzante, a dire il vero, sarebbe Yann M'Vila, talento indiscusso del Rennes e della Francia di Laurent Blanc. Il club francese, però, non lo cede per meno di 20 milioni e bisognerebbe imbastire un trattativa in pochissimo tempo.

Ecco perché ci facciamo la domanda fatidica: ne vale davvero la pena? Vale la pena vendere per 10 milioni Motta?


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