.

Mou: "Con Balotelli discorso chiuso. Solo Zanetti ha giocato più di Vieira"

di Fabio Costantino

Momento non semplice in casa Inter e Josè Mourinho si prepara ad affrontare il difficile ostacolo contro l’Udinese, consapevole del fatto che potrà contare su qualche rientro importante. A Kazan il tecnico ha sottolineato l’assenza di molti giocatori fondamentali per la sua squadra e anche nella conferenza stampa pre-gara è tornato sull’argomento: "L'Inter ha acquistato Thiago Motta e Sneijder non perché aveva intenzione spendere soldi, ma perché aveva bisogno di giocatori di qualità diversa a centrocampo. A Genova e a Kazan la qualità in campo è mancata anche a causa della loro assenza in fase offensiva. Con Sneijder e Thiago Motta insieme abbiamo vinto quattro partite e portato a casa lo 0-0 contro il Barcellona, unica squadra a riuscire a fermarli in questa stagione. Di certo abbiamo sofferto molto, anche perché a Kazan mancava mezza squadra:. In pratica eravamo gli stessi dell’anno scorso senza Ibrahimovic".

Il caso Balotelli non è più un problema e Mourinho chiude il discorso: “Io ho parlato con Mario immediatamente dopo la partita, dicendogli quello che il mio cuore mi suggeriva di dirgli. Per me la storia si è chiusa lì e se è convocato significa che può giocare. E di Balotelli a questo punto non parlo più. Per quanto riguarda Milito, si è allenato bene oggi, domani faremo un altro piccolo allenamento, ma penso che potrà essere della partita".

Capitolo Champions e nervosismo, Mourinho ha una risposta per tutto: “Non vinciamo da 7 gare, ma quando si riferisce a noi sembrano 70, quando si parla di altri sei partite senza vittorie sembrano due o tre. Se noi pareggiamo con la miglior squadra d'Europa sembra un disastro, se altri pareggiano con una squadra normale viene considerato un capolavoro. Io non sono un tipo nervoso, il problema è che mi vedete sempre durante la partita e quando sono con voi (diretto ai giornalisti, ndr). Se guardate Julio Cesar, lui non è molto più tranquillo di me. In panchina non faccio né teatro né cinema, nello spogliatoio rido e scherzo. Di fronte ai giornalisti, invece, non ho alcun motivo per essere felice. Se vi sembro stanco, venite a fare una corsa o in palestra con me…”.

Per quanto concerne il match contro l’Udinese, si torna a parlare di tattica: "Senza Muntari e senza Motta era difficile fare il rombo, mi manca un mancino naturale da mettere a sinistra. Di solito quando arriva il momento delle convocazioni nazionali per noi è un problema, stavolta invece potrebbe esserci utile per recuperare qualche giocatore. Intanto però mancherà lo squalificato Maicon: “Se manca Maicon posso usare Zanetto o Santon. Nessuno di loro è come il brasiliano, hanno altre caratteristiche. Santon ha la nostra fiducia, anche se lui e Balotelli, per dirla in modo un po' cruda, hanno fatto la storia delle ultime due gare. Davide ha commesso un errore tecnico e tattico, ma succede quando metti in campo dei ragazzi”

Un nuovo caso sembra quello di Vieira, che ha dichiarato a L’Equipe il suo desiderio di andarsene se non giocherà con continuità: “Vieira ha giocato 283 minuti dall'inizio della stagione, sei partite, tre da titolare e tre a partita in corso. Mi rendo conto che tutti vogliano avere più spazio, ma questi sono i numeri alla mano. Vieira ha giocato più di Muntari, di Cambiasso, più di Sneijder, meno solo di Zanetti che è sempre in campo". Chiusura dedicata alla squalifica dopo le proteste di Cagliari: Non è il caso di tornare sulla questione Orsato. Sono stato squalificato, ho pagato 15 mila euro di multa e ho visto la partita nello skybox. Inutile parlarne ancora”.


Altre notizie