Mou: "In Italia conta solo il risultato. Molti ragazzi sprecano il talento..."
Fonte: Gazzetta.it
Parte in Inghilterra la trasmissione Football’s Next Star, in cui Redknapp è ilmentore di un gruppo di ragazzini che sperano di vincere un contratto con l'Inter. Nell'occasione Mourinho, invitato, è tornato a parlare delle differenze tra calcio italiano e inglese: "Non so dire bene come si allena uncalciatore italiano perché in squadra ne ho due-tre, non a caso ci chiamiamo Internazionale. Il calcio in Italia e Inghilterra è diverso, in Italia devi essere sempre al massimo della concentrazione perchè i giocator5i sono più liberi di esprimersi. Ai tempi del Chelsea, stavo facendo qualcosa di simile anche io, perché non mi piace essere un leader che lavora da solo e voglio che le altre persone si sentano coinvolte in quello che faccio. Non è facile ma quando ci riesci hai lo spogliatoio in pugno.
In Inghilterra in campo c'è più intensità, in Italia è più difficile giocare perché ogni squadra è organizzata tatticamente. E' vero, in Champions le inglesi sembrano superiori alle italiane, ma le piccole squadre italiane sono superiori alle piccole squadre inglesi. Qui si pensa solo al risultato, se una squadra viene a San Siro e perde 1-0 senza tirare in porta nessuno ha da ridire. Se succede lo stesso a Stamford Bridge la squadra ospite viene subissata di fischi perché mancanza di spettacolo equivale a mancanza di ambizioni".
Infine sui giovani: "All'Inter ho dei ragazzi che non si rendono conto della fortuna che hanno e magari in futuro si accorgeranno troppo tardi di aver perso un'occasione. Mio figlio? Dorme abbracciato a un pallone ma è chiaro che ci vuole anche il talento per sfondare. La cosa più difficile da dire a un ragazzino è di lasciar perdere il calcio, è straziante. A me è capitato quando allenavo gli Under 16 e Under 14. Infine, per colpirmi un ragazzo deve avere ambizione, passione e desiderio, ma ovviamente ci deve essere anche una buona tecnica di base e l’intelligenza tattica di capire l’evoluzione di una partita. Prendete Santon, a 18 anni gioca in Nazionale ma prima dei 16 non era nessuno".