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Mou: "Più contento del risultato. Balotelli? Non teneva la posizione"

di Domenico Fabbricini

Appare soddisfatto José Mourinho nel dopo partita di Inter-Fiorentina, ma come spiega poi lui stesso “Sono più contento per il risultato che per come ha giocato la mia squadra. Abbiamo fatto quello che era sufficiente per vincere la partita ma mi aspetto di più. Potevamo segnare tranquillamente un altro gol ma abbiamo perso troppe palle. Certo un gol di vantaggio in una competizione è pur sempre un vantaggio, ma solo la gara di ritorno ci dirà se è un risultato buono o negativo ai fini della qualificazione. Ora dobbiamo andare a Firenze dove non è mai facile giocare e loro hanno giustamente voglia e speranza di ribaltare il risultato. La Fiorentina ha giocato bene – ha proseguito Mourinho -, sa far girare la palla e in alcuni frangenti ha preso in mano il pallino del gioco, costringendomi a rimettere un giocatore a centrocampo per riequilibrare la squadra e mantenere il risultato di vantaggio”.

E su Balotelli, ancora autore di uno screzio con l’allenatore nerazzurro: “Lui sa di avere una posizione preassegnata anche in fase difensiva, non l’ha occupata e mi ha fatto arrabbiare. Nella mia filosofia quando una squadra sta difendendo, un giocatore anche se ha un problema prima occupa la sua posizione di difesa, e quando la squadra è tranquilla ci si occupa del suo problema. La sostituzione? Sono io l'allenatore e so quando cambiare, mi serviva continuità e più sicurezza nel possesso, mi serviva uno più bravo a tenere palla e Milito e Pandev sono più accorti di lui in questo".

Infine sulla mancanza, anche in questa occasione, di tanto pubblico allo stadio: "Ringrazio quelli che sono venuti, ma bisogna ridare credibilità alla coppa Italia perché poi così anche i giocatori trovano le giuste motivazioni in base alle competizioni e non solo in base agli avversari come è ora in Coppa Italia. Quella di oggi non sembrava una semifinale di coppa ma una partita tranquilla e di scarsa intensità. E' un problema culturale del calcio italiano, bisogna studiare e fare qualcosa invece di andare a Coverciano a fare una chiacchierata e parlare di cose di scarso interesse". Un accenno anche al mercato: "Mancini al Milan? Io sono molto, molto soddisfatto...".


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