.

Mou strizza l'occhio all'Inghilterra: "In Italia non si costruisce il futuro"

di Christian Liotta
Fonte: Times

Nuove sirene di allarme suonano in casa Inter: a tenere in apprensione Corso Vittorio Emanuele è il tecnico José Mourinho, o meglio la sua intervista rilasciata al quotidiano inglese Times, nella quale Mou dice di vedere il suo futuro ideale solo in Inghilterra. Il tecnico dell'Inter ha affermato di essere sì entusiasta della sua avventura in nerazzurro, ma che comunque il suo obiettivo in Italia è stato raggiunto e adesso prova il desiderio di lavorare lì dove piò costruire un progetto a lungo termine: "Amo l'Inter e vorrei costruire per il futuro qui - ha spiegato Mou-, in effetti lo sto già facendo perchè non sono un allenatore egoista e sto pensando al futuro in termini di sviluppo del settore giovanile. L'Italia però non è il Paese per fare questo, il Paese è l'Inghilterra e il mio calcio è il calcio inglese".

"In Italia sono finito nella patria della tattica, del catenaccio e del gioco difensivo. Il mio obiettivo in carriera non era solo quello di vincere in tre campionati diversi, ma soprattutto in quei paesi dove si dice che i tecnici stranieri abbiano poco successo", ha aggiunto Mourinho, che poi ha confessato di vedere come modello il suo "rivale" ai tempi del Chelsea, Alex Ferguson: "Voglio lavorare con una prospettiva diversa, sono pronto per aggiungere un nuovo capitolo nella mia carriera, anche se so che è difficle rimanere in uno stesso club per tantissimi anni come ha fatto Ferguson". Una stoccatina la riserva anche alla sua ex squadra: "Al Chelsea non potevo stare dieci anni, lì manca la stabilità tipica della cultura inglese, Abramovich voleva solo vincere e basta. E io gli ho portato le vittorie...". 
 


Altre notizie