Mou vuole Guarin e WM non molla Lavezzi. Ba e Mikel sul tavolo, Menez...
Il mercato si avvicina e le voci cominciamo a impazzare. L'ultima in ordine di tempo ha un po' scosso ieri sera il mondo Inter. Su Fredy Guarin sarebbe piombato José Mourinho. Ora, chiariamo: non è dato sapere se il blitz di Marco Branca e Piero Ausilio a Londra sia servito per raccogliere proposte o proporre di propria volontà qualche elemento in esubero (anche magari Pereira al Tottenham), sta di fatto che prima si pensa a cedere, poi a comprare.
Nella chiacchierata con il Chelsea, si sarebbe appunto parlato di una possibile cessione del colombiano e sul tavolo sarebbero finiti Demba Ba e Obi Mikel. Tra l'altro, allo Special One piacerebbe pure Ranocchia. Secondo radiomercato, la cessione di Guarin (appetito anche dallo United) frutterebbe circa 20 milioni, somma con cui poi l'Inter si riverserebbe sul mercato in entrata. Ma c'è il problema del tetto ingaggi.
“Il tecnico dell’Inter - con i dirigenti e Thohir - ha fatto nei giorni scorsi un giro d’orizzonte del mercato: chiaro che tipi come Dzeko e Jovetic piacciono, ma oggi (e probabilmente pure domani...) sono inarrivabili. Il problema è soprattutto uno: il tetto ingaggi. Ed è un problema anche pensando a Lavezzi che - comunque bloccato, per ora, dal Psg - dovrebbe ridursi i 4 milioni e passa che prende a Parigi. Il tetto ingaggi che vuole imporre Thohir per la prossima stagione è il seguente: 2,5 milioni”, spiega la Gazzetta dello Sport. E infatti Mazzarri non avrebbe abbandonato del tutto l'idea di avere il Pocho anche a Milano, ma le difficoltà restano alte.
E così, tra Dzeko, Lavezzi e Jovetic ecco rispuntare il nome di Jeremy Menez. Il francese è in rotta col Psg, guadagna il giusto (2,3 milioni) per i parametri nerazzurri e costa pochino visto che va in scadenza di contratto. Intanto, il giro d'orizzonte prosegue: per il mercato di gennaio, anche con Thohir, servirà l'autofinanziamento. Prima cedere, poi comprare. Anche per questo Mazzarri avrebbe chiesto di orientare le richieste in base alla rosa a disposizione. In poche parole: arrivare al terzo poto con la rosa attuale, va visto come un miracolo e non come la normalità.