Mourinho: "Due punti persi, mi aspettavo una partita diversa"
Josè Mourinho a fine partita esprime tutta la sua delusione per due punti persi, come li ha definiti lui, e per una partita non giocata come il tecnico si aspettava. “Il Bari non ha demeritato - ha detto -. Ha difeso quando doveva difendere e ha attaccato quando doveva attaccare. Ha utilizzato tutti i 90 metri e ha fatto la sua partita. Ovviamente sono deluso perché dopo un buon precampionato, dopo una buona settimana di allenamento, mi aspettavo una partita diversa, questo è certo. Avevamo le potenzialità e le qualità per battere il Bari ma non abbiamo giocato bene e portiamo a casa solo un punto. Non voglio trovare alibi ma l’avevo detto che questo gruppo deve ancora conoscersi, i calciatori devono trovare i meccanismi, giocare un po’ di più insieme, manca l’automatismo. Non posso dunque dire se manca qualcosa o manca il trequartista, il trequartista non c’entra quando la squadra non gioca come avrebbe dovuto.
Eppure abbiamo avuto occasioni per raddoppiare dopo l’1-0, e se avessimo segnato il 2-0 staremmo forse qui a parlare di una vittoria anche più ampia. Purtroppo è arrivato l’1-1 ma mi aspettavo una partita difficile, sapevo che era difficile affrontare una squadra proveniente da un campionato di B vinto, e quindi con una mentalità positiva. E’ stata una partita per certi versi strana, con continui capovolgimenti di fronte e opportunità di gol da una parte e dall’altra”.
Passando all’analisi tattica, Mourinho spiega: “Siamo partiti con il rombo per essere più stretti al centro e permettere ai terzini di scendere, nella ripresa abbiamo deciso di inserire anche Balotelli e giocare con tre attaccanti, e i risultati si sono visti con Milito servito con maggiore continuità”.
Quindi il capitolo Quaresma: qualche buona giocata, qualche applauso ma nel finale di nuovo i fischi e un gesto da parte del portoghese verso la curva, come dire ‘cosa fischiate’? “Non ho visto quel gesto – ha spiegato Mourinho – ma credo che Quaresma abbia fatto vedere cose positive, non ha fatto una super partita ma ha fatto una buona partita. Se paragoniamo il suo secondo tempo con quello di Balotelli forse è stato anche migliore, ma San Siro ama Mario, non Ricardo, lui si deve abituare a questo anche se non aiuta l’autostima di un calciatore. Lo aspetto, forse più di quanto lui aspetta di ritrovare la migliore forma, ma voglio dire anche se se uno dei suoi spettacolari assist avessero portato al gol lo stadio sarebbe esploso e tutti staremmo parlando del suo straordinario assist. Il calcio è così. Se volete il mio giudizio sui singoli, dico Lucio al top. Tutti gli altri possono fare di meglio”.