Mourinho, l'allenatore-manager che convince i campioni via sms
Non c’è che dire, oltre a frasi da t-shirt e pungolature ai colleghi, Josè Mourinho ha portato in Italia anche il suo ‘fare’ da manager. Il ruolo classico di allenatore, uno stereotipo che persiste nel nostro Paese, non gli si addice proprio. Limitarsi a chiedere l’acquisto di un giocatore alla propria società è troppo opprimente per un personaggio che necessita costantemente di un palcoscenico. Ecco quindi che lo Special One ‘supporta’ il lavoro dei vari Branca e Oriali anche nelle trattative di mercato, facendo valere la propria notorietà e il carisma nei modi più insospettati. E’ accaduto nel caso di Eto’o, corteggiato (con successo) incessantemente dal tecnico lusitano attraverso dichiarazioni d’amore pubbliche e telefonate. Idem nel caso di Sneijder, come emerso dal retroscena svelato dallo stesso olandese. Una serie di sms diretti al suo cellulare, un pressing asfissiante che alla fine ha prodotto, anche stavolta, frutti dolcissimi.
Di certo non il metodo più abitudinario per farsi vivo con un obiettivo di mercato (persino in Premier League, dove gli allenatori svolgono anche il ruolo di manager, l’uso dei messaggini non viene considerato proprio una prassi…), ma altrettanto sicuramente molto efficace. Ovvio, dall’altra parte del cellulare deve esserci un personaggio come Mourinho, altrimenti difficilmente un calciatore di primo livello si lascerebbe sedurre da poche frasi visualizzate sul display del telefonino, come capitato a Sneijder. Sia ben chiaro, l’Inter è da sempre un richiamo affascinante per qualsiasi tipo di calciatore, ma oggi i soldi e il blasone non sono le sole priorità prese in considerazione. Magari aiuta avere a disposizione un allenatore che non si spaventa di farsi avanti e collaborare in prima linea anche nella costruzione della squadra che gli verrà affidata. E uno come Mourinho piace tantissimo ai calciatori, non solo a quelli che lui ha allenato durante la sua carriera. Ben venga dunque il tecnico manager, se dà una mano a convincere gente come Eto’o e Sneijder a raggiungerlo nella propria squadra. Meglio ancora se questo accade in casa nerazzurra…