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Nagatomo: "Far parte dell'Inter è un grande onore. Zanetti e Maicon idoli. Su Handanovic..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: InterTV

E' Yuto Nagatomo l'ospite della nuova puntata di 'Drive Inter', programma del canale tematico nerazzurro. Ecco le dichiarazioni del giapponese.

E si parte con un'intervista da parte di tanti ragazzini nella sala stampa di appiano Gentile. "D'inverno è sempre freddo, serve tanto cuore. Il più simpatico della squadra è Handanovic: non ride mai durante le partite perché è concentrato, ma poi ride eccome. Il problema è che siamo in camera insieme e lui alle 8 di sera già dorme, mentre io voglio guardare le partite. Scherziamo sempre, soprattutto con Icardi e Santon. Ho un po' paura quando Spalletti si arrabbia (sorride, ndc). Il primo gol in Serie A? Venti anni fa... Ho iniziato a giocare quando avevo 7 anni. Non ho mai detto una bugia al mio allenatore. Tutti i giorni faccio yoga, anche prima delle partite”.
Sortite prima di Handanovic e poi di Spalletti. "Per essere pronti la domenica bisogna allenarsi bene durante la settimana – dice il tecnico –. Voi lo vedete piccolo, ma non pensate sia facile giocarci contro".

LO YOGA E L'ALIMENTAZIONE - "Aiuta tanto, lo pratico sempre. Anche qualche mio compagno di squadra come Samir. Molto importante è anche l'alimentazione. Poi adesso c'è mia moglie incinta, quindi è fondamentale mangiare bene. Ricordo il giorno della proposta di matrimonio a San Siro: per fortuna è andata bene".

LA NAZIONALE - "Non so se sono una bandiera, ma arrivare a 100 presenze è tanta roba. Ma sono fortunato perché ho avuto compagni e allenatori che mi hanno aiutato e creduto in me, devo dire grazie a tutti loro".

IDOLO DEI TIFOSI - "Sento la responsabilità, per me far parte dell'Inter è un grande onore. Gli interisti sono appassionati, ci aiutano sempre, ci stanno sempre vicino: sono davvero i numeri uno. Rispetto al Giappone, qui sono più passionali".

IL PUNTO DI RIFERIMENTO - "Per me gli idoli sono Maicon e Zanetti. Fortissimi sia fisicamente che tecnicamente".

L'AMICIZIA CON MATERAZZI - "Sì, con Marco andavo molto d'accordo. Anche con Cassano e Sneijder. Con loro ho vissuto momenti fantastici. A quei tempi parlavo male l'italiano, ora va meglio".

LA MAGLIA NUMERO 55 - "A me piace il 5, anche in Nazionale ho sempre avuto questo numero. Ma qui all'Inter, quando sono arrivato, l'aveva Stankovic e allora ho scelto il 55".

IL VIAGGIO CON... - "Darei un passaggio a Roberto Carlos. Troppo forte. Vorrei sapere come faceva a tirare così forte, cosa faceva da bambino. Cosa mangiava? Come si allenava? Alto come me...".


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