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Non solo gli infortunati: Inzaghi dovrà recuperare mentalmente Arnautovic. Ieri a Berna un film già visto

di Redazione FcInterNews.it

Non ci sono solo gli attuali infortunati da recuperare in casa Inter. Simone Inzaghi dovrà lavorare anche su un altro giocatore che fisicamente sta bene, ma dopo la partita contro lo Young Boys era tutto tranne che felice a dispetto della vittoria in pieno recupero della squadra nerazzurra. Al Wankdorf poteva essere la serata di Marko Arnautovic, nuovamente titolare in Champions League dopo l'esordio con gol contro la Stella Rossa al Meazza. E nonostante un primo tempo non brillante della squadra, l'austriaco aveva provato a dare il proprio contributo con sponde e iniziative per far salire i compagni, costretti dagli svizzeri a mantenere il baricentro basso. Nel complesso, dunque, una prestazione sufficiente per l'ex Bologna, che a inizio ripresa ha la grande occasione per mettere la firma sulla partita e renderla più agevole per l'Inter: minuto 48, rigore per i nerazzurri (fallo di Jaouen Hadjam su Denzel Dumfries), dal dischetto si presenta proprio Arnautovic, in ballottaggio con Mehdi Taremi per il ruolo di vice rigorista di Hakan Calhanoglu. Esecuzione verso destra, ma troppo centrale e David von Ballmoos respinge, replicando una frazione di secondo dopo sul tentativo di tap-in di Dumfries. Occasione sprecata, sempre 0-0 e da quel momento l'austriaco sparisce dal campo mentalmente fino alla sostituzione al 61' con Lautaro Martinez. 

Da quel momento la sua espressione, seduto in panchina, è più che eloquente: sguardo perso, senza tradire alcuna emozione se non amarezza, e neanche alla rete di Marcus Thuram ha una reazione. Al punto che Inzaghi, dopo abbracci e five incontrati sul percorso, va direttamente da lui per spronarlo a reagire, per dirgli che alla fine il suo errore non costerà punti persi. Un approccio del momento a cui sicuramente ha fatto seguito quello dei compagni, lontani dalle telecamere. Perché è importante che dopo la serata di ieri Arnautovic reagisca mentalmente e si metta alle spalle l'errore dal dischetto, quella frazione di secondo che avrebbe potuto renderlo eroe della serata e invece ha sortito l'effetto opposto. L'attaccante sa di aver perso una grossa occasione e soprattutto altri punti agli occhi dei tifosi, molti allergici alla sua permanenza la scorsa estate. Ed è un peccato perché il classe '89 in questa stagione stava dando segnali positivi, di maggiore coinvolgimento con la squadra sul rettangolo di gioco e non solo fuori dal campo. 

Anche la scorsa stagione aveva attraversato periodi difficili, quelli dopo gli infortuni di Empoli e Bologna, oppure dopo le partite contro Verona e Atletico Madrid in cui i suoi numerosi errori sotto porta hanno fatto indispettire il pubblico del Meazza. L'episodio del Wankdorf rischia di avere ripercussioni sulla testa di un giocatore che vorrebbe fare molto di più ma non riesce, e soprattutto ha mostrato una certa fragilità emotiva che poco si addice a un calciatore della sua esperienza, ancora tra i leader della Nazionale austriaca. Inzaghi gli darà sicuramente altre possibilità, magari nella fatidica Empoli o contro il Venezia, anche perché le necessità di turn over lo impongono. Però starà ad Arna reagire all'ennesima serata negativa e rendersi utile per la sua squadra e per i compagni, sempre dalla sua parte. Nella speranza che anche i tifosi capiscano il momento e gli diano il loro supporto, per il bene suo e soprattutto dell'Inter. 


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