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Nuova Era Inter - Thohir l'uomo forte. Debiti e organigramma: il piano

di Alessandro Cavasinni

Nuova Era Inter, in partenza. Ieri, dopo mesi di trattative, è arrivata l'ufficialità. La cordata indonesiana ha sborsato in totale circa 250 milioni per acquisire il 70% dell'Inter (valutata totalmente 350 milioni), ossia le quote che ora fanno parte alla International Sports Capital di Erick Thohir (51%), Rosan Roeslani ed Handy Soetedjo. Il passo è stato quello di aumentare il capitale riservato con 10,5 milioni, a cui sono stati aggiunti 64,5 milioni per il sovrapprezzo delle azioni. “In tutto 75 milioni che serviranno per la cassa nerazzurra, cioè per la gestione corrente. Massimo Moratti, attraverso Internazionale Holding, è sceso al 29,5% mentre il restante 0,5% è in mano ai piccoli azionisti tra cui Pirelli”, conferma la Gazzetta dello Sport.

PRESIDENTE OPERAIO – L'uomo forte, dunque, sarà proprio Erick Thohir. Già ribattezzato il 'presidente operaio' visti i modi poco nobili con cui ama agire e dialogare, togliendo qualsiasi distanza tra sé e l'interlocutore. E così i nuovi soci di maggioranza smaltiranno il debito per quasi 180 milioni e, nel corso della stagione, “per far fronte ai bisogni finanziari della società, si procederà a un altro aumento di capitale: Moratti ha annunciato che verserà, secondo gli accordi, 25 milioni, mentre il gruppo indonesiano presumibilmente utilizzerà le riserve (in tutto o in parte) da 64,5 milioni e, se necessario, inietterà ulteriore denaro”, spiega la rosea. La volontà è quella di riequilibrare i conti nel giro di un paio d'anni. Bisognerà aumentare i ricavi (al momento fermi a 167 milioni stagionali) e rilanciare il brand Inter in giro per il mondo.

ORGANIGRAMMA E DELEGHE – Thohir ha già deciso di essere più presente a Milano, nonostante la distanza con Giacarta non sia lieve. “Quando non ci sarà lui - si legge sulla Gazzetta dello Sport -, verrà rappresentato da Angelomario Moratti, vicepresidente con cui ha instaurato un ottimo feeling, o da Marco Fassone, direttore generale che, da contratto, riferisce direttamente al n.1. Al momento non è all’orizzonte la nomina di un amministratore delegato, anzi non è escluso che Thohir avochi a sé il ruolo. È lui, insomma, il vero uomo forte della nuova Inter. L’unico innesto previsto è quello di un direttore amministrativo”. E presto sarà convocato il CdA, visto che quello di ieri è stato piuttosto informale: sul tavolo l'argomento principale sarà quello della definizione delle deleghe. Per il resto, avanti così fino a giugno, con Ausilio e Branca saldamente ai loro posti. Poi bisognerà capire, come aveva ammesso lo stesso Moratti, chi si sposerà con i nuovi programmi e chi dovrà cessare il proprio rapporto con il club. Intanto, la Nuova Era Inter è partita.


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