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Nuovo stadio, ora è braccio di ferro. Inter e Milan minacciano il Comune: "Siamo pronti ad andare a Sesto"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere della Sera

Non sarebbe così in discesa la strada per la costruzione di un nuovo stadio in zona San Siro. Secondo quanto riferito oggi dal Corriere della Sera, in realtà, sarebbe in atto un vero e proprio braccio di ferro tra i club e una considerevole fetta di Palazzo Marino. "Ieri c’è stato un nuovo vertice tra il presidente del Milan Paolo Scaroni, l’ad dell’Inter Alessandro Antonello e i rappresentanti del Comune, capitanati dal dg Cristian Malangone. Il dossier stadio arriverà da martedì all’attenzione del Consiglio comunale - spiega il quotidiano -. Ma le parti sono assai distanti, forse come mai in precedenza. Nel vertice i toni si sono fatti accesi, perché una parte della maggioranza di centrosinistra ha provato a convincere le squadre ad abbandonare l’idea della demolizione dell’attuale impianto, ipotesi scartata in partenza dai manager calcistici. Tanto che a un certo punto sarebbe tornata a echeggiare la minaccia. «Se non si possono avere le volumetrie necessarie per rientrare dall’investimento, demolendo San Siro, siamo pronti ad andare a Sesto a costruire il nostro nuovo stadio», il ragionamento delle dirigenze. Dalle aree ex Falck, proprio nei giorni scorsi (e forse non a caso) era risuonato l’appello dell’ad di Milanosesto Giuseppe Bonomi: «Noi dobbiamo sviluppare il più grande piano urbanistico attuativo d’Europa. E siamo pronti, nel caso ci fosse l’opportunità, ad ospitare il nuovo stadio di Inter e Milan». Qualcuno è pronto a scommettere ora che la moral suasion del Comune per scongiurare le ruspe sul vecchio San Siro si andrà a concretizzare in un atto d’indirizzo dello stesso Consiglio. «No alla demolizione del Meazza»: sarebbe una presa di posizione ufficiale (e clamorosa) contro i piani delle due società. Ipotesi però smentita dal capogruppo del Pd Filippo Barberis: «Lavoriamo per raccogliere tutte le informazioni necessarie a mettere i consiglieri in condizione di assumere una posizione nell’interesse della città». «Valorizzare» il vecchio Meazza (o almeno una parte di esso) anche in caso di un nuovo impianto nell’area adiacente? E la conseguente minaccia di abbandonare l’area di San Siro a favore di Sesto San Giovanni ha concrete possibilità di tradursi in pratica? Si vedrà settimana prossima".

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