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Operazione giovani col Milan: ecco l'analisi di una manovra perfetta

di Fabrizio Romano
Attila Filkor, ungherese in procinto di passare al Milan

Puntare sui giovani è diventato un qualcosa che in quest'ultimo periodo sta andando molto di moda, ma che bisogna saper fare al meglio e non soltanto sventolare in prima pagina per far contenti i tifosi quando invece si vanno a prelevare giocatori over 30 convinti che nessuno se ne accorda. Il vivaio è uno dei punti di forza dell'Inter regina d'Italia e anche d'Europa negli ultimi anni: i Santon, i Balotelli, i Krhin, i Destro e tanti altri che varrebbe la pena citare sono tutti frutti di operazioni-capolavoro da parte di chi lavora per il settore giovanile nerazzurro, uno dei più all'avanguardia d'Italia. Basterebbe un esempio per far capire quanto realmente frutti il saper lavorare sui ragazzi: un Mario Balotelli, oltre che darti un contributo immediato straordinario, può valere 40 milioni (oggi 35 sono già arrivati) a 19 anni quando il costo per 'lavorarlo' è stato bassissimo. Plusvalenze clamorose, che però vanno sapute orchestrare al meglio, selezionando i giovani di reale prospettiva e quelli che invece, seppur bravi, non hanno le qualità per arrivare nel calcio che conta con la maglia nerazzurra. Proprio l'ultima operazione di mercato di cui si vocifera con il Milan ha molto colpito i tifosi: secondo Sky, sarebbe praticamente fatta per Cristian Daminuta, romeno 20enne, Attila Filkor, ungherese che domani compirà 22 anni, e Marco Ezio Fossati, italiano 17enne, girati ai rossoneri per 7 milioni di euro.

Per comprendere al meglio l'operazione, è necessaria un'accurata analisi dei singoli e della complessiva trattativa. Daminuta, 20 anni, è un buon mediano ma nulla di più. E' stato girato al Modena ma ha deluso tantissimo (appena tre presenze), poi è finito alla Dinamo Bucarest dove ha raccolto ancor meno apparizioni. Lui, che era arrivato come nuovo Vieira, è un giocatore che può rientrare in un affare così. Stesso discorso per Attila Filkor: la Nazionale ungherese ha sempre creduto in lui come talento promettente, ma nei suoi prestiti a Sassuolo e Gallipoli si è ritagliato uno spazio mediocre senza mai incidere. Le 7 presenze con una rete con la Nazionale maggiore però sono dalla sua parte, anche se la stoffa gli manca. Il ragazzo non ha mai convinto particolarmente tranne che nei primi tempi con l'Inter, quando sembrava un trequartista sul quale scommettere, dunque non pare all'altezza di palscoscenici importanti come quello del Milan. Infine, il nome più caldo che ha suscitato stupore tra i tifosi, quello di Fossati. Tutti lo dipingono come il nuovo Pirlo, il Palermo era pazzo di lui così come mezza Serie A, ma i nerazzurri sembravano non volerlo proprio cedere in operazioni come poteva essere quella di Simplicio o Cavani con i rosanero. Adesso però sono arrivati i soldi del Milan e sembra che Fossati possa seriamente lasciare la Pinetina.

La sua storia è particolare: lui ha lasciato il Milan a 15 anni per sbarcare in nerazzurro, tradimento di prim'ordine, ma adesso farebbe quindi ritorno alla casa madre. Fossati è un ottimo centrocampista, sicuramente promettente ma se anche uno come Josè Mourinho che puntava sui giovani non si è mai esaltato, qualcosa significa. In ogni caso, il ragazzo non va svalutato: è assolutamente bravo, può fare bene in rossonero ma quando arrivano 7 milioni per tre giovani, seppur promettenti, con gli altri due che sono Filkor e Daminuta e non Balotelli e Santon (con tutto il rispetto di questo mondo), l'operazione è giustificata. In casa Inter sono convinti che il vero centrocampista pronto ad esplodere sia in realtà Lorenzo Crisetig, talento cristallino di 17 anni sul quale dalle parti di Appiano si punta fermamente e che piaceva molto a Mourinho (che i 17enni, quindi, sa vederli eccome). In ogni caso, si aspetta l'ufficialità dell'operazione prima di giudicare completamente, ma l'operazione, come abbiamo visto in questa analisi, sarebbe giusta e più che giustificata, anzi quasi perfetta visto che 7 milioni, al giorno d'oggi, sono preziosissimi e possono andare a rinverdire le casse nerazzurre per un innesto per la prima squadra. E poi, lasciatecelo dire, chi si occupa di giovani all'Inter ci sa fare, eccome, quindi c'è da fidarsi ciecamente.


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