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Opportunità emiliana per Jonathan, vittima della sfortuna e... di Faraoni

di Fabio Costantino

Appena 4 presenze tra campionato e Champions, di cui una a partita in corso (a Bologna). Tutto qui il bilancio dei primi sei mesi nerazzurri di Jonathan Cicero Moreira, esterno destro che l’Inter, a sorpresa, ha prelevato nel luglio scorso dal Santos per 5 milioni di euro. Doveva essere lui l’erede o l’alternativa designata di Maicon, in base al destino del brasiliano che, come ogni sessione estiva, veniva considerato possibile partente. Alla fine Jonathan, accolto con un certo scetticismo dalla critica, non ha avuto molte occasioni per dimostrare il proprio valore.

SE NON GIOCA, A CHI SERVE? - Sia con Gasperini sia con Ranieri, infatti, l’esterno si è dovuto accontentare delle briciole e sempre durante il periodo di assenza di Maicon. Tra l’altro, persino Nagatomo gli è stato più volte preferito per la corsia di destra, complice anche una tenuta fisica non certo eccezionale che molte, troppe volte lo ha costretto ai box. Comprese le ultime settimane, quelle che hanno preceduto la cessione in prestito al Parma. Ranieri, durante la conferenza pre-derby, è stato chiaro: “Ho bisogno di vederlo in campo, se gioca è un bene per lui e per la società”. Messaggio di invito ad accettare il trasferimento semestrale al Parma, dove potrà mostrare le sue capacità nel campionato italiano in attesa, magari, di tornare alla base dopo il 30 giugno.

PARMA, SCELTA INEVITABILE - “A scanso di equivoci voglio dire che non ho mai rifiutato il Parma. Ho parlato approfonditamente con l'Inter e con l'amministratore delegato del Parma. Poi ho preso questa decisione che mi rende molto felice”: queste le parole con cui Jonathan si è presentato al pubblico parmense, smentendo le voci che lo volevano opporsi alla cessione. Non è un mistero, comunque, che il giocatore nativo di Conselhiero Lafaiete avrebbe preferito giocarsi le sue chance ancora in nerazzurro, come in tempi non sospetti il suo agente ci aveva rivelato in esclusiva. Nulla da fare, alla fine Jonathan dovrà darsi da fare in provincia per riconquistare quella fiducia che l’Inter gli aveva accordato solo pochi mesi prima, effettuando un investimento non certo da poco.

INGOMBRO FARAONI - Tra l’altro, oltre alla presenza ingombrante, seppure a intermittenza, di Maicon, a spingere l’ex Santos verso il Parma è stata l’inattesa esplosione di Marco Davide Faraoni, che con poche ma preziose apparizioni si è guadagnato (sfruttando anche l’infortunio del brasiliano) il ruolo di vice Maicon, se non ‘collega’ di fascia come, per esempio, contro la Fiorentina. Un exploit, quello del terzino di Bracciano, che ha fatto la gioia del club e di Ranieri ma ha ridotto ulteriormente gli spiragli di Jonathan. Inevitabile, dunque, un trasloco anche momentaneo, nella speranza che sotto la guida di Donadoni il giocatore possa avere più occasioni di visibilità e convincere i media del fatto che la società nerazzurra, alla fin fine, ha fatto bene a investire su di lui.


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