Ottavi di Champions, goduria anche finanziaria: un tesoretto per gennaio
La qualificazione agli ottavi di finale di Champions League è una bella soddisfazione per l'Inter, perché ribalta un avvio deludente (sconfitta interna proprio contro il Trabzonspor) e smentisce l'andamento deficitario finora in campionato. Il primato intoccabile del gruppo B, inoltre, assicura ai nerazzurri un sorteggio tendenzialmente più favorevole, perché opporrà loro una seconda classificata in un altro girone. Tendenzialmente, perché non si è mai in una botte di ferro in questi casi (l'ultima giornata potrebbe proporre avversari di buon livello, visto che ad oggi non esiste ancora una formazione sicura della seconda piazza) e un minimo di cautela è necessaria. Intanto, però, l'Inter è tra le magnifiche 16 d'Europa, quanto basta per essere ottimisti e per godere anche dal punto di vista finanziario.
TESORETTO EUROPEO - Infatti, la qualificazione agli ottavi di finale della competizione porta nelle casse interiste altri 3 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 10 milioni intascati finora (in attesa dell'ultima partita contro il Cska Mosca, che può valere un ulteriore bonus). Chiariamo il concetto, basandoci sulle indicazioni fornite dall'Uefa circa la distribuzione degli introiti nelle casse dei club partecipanti all'attuale Champions League: "Ciascuna delle 32 squadre della fase a gironi riceverà un bonus di partecipazione di 3,9 milioni di euro e un bonus di 550.000 per partita disputata, con un ulteriore premio partita di 800.000 euro per vittoria e 400.000 euro per pareggio nella fase a gironi. Le squadre che partecipano agli ottavi riceveranno 3 milioni di euro ciascuna, che salgono a 3,3 milioni ai quarti di finale e a 4,2 milioni alle semifinali. La vincitrice della Uefa Champions League riceverà 9 milioni di euro, mentre la squadra sconfitta in finale ne guadagnerà 5,6 milioni".
SERVE L'INTEGRAZIONE - Interpretando il testo, dunque, la società nerazzurra, ottenendo il pass per gli ottavi di finale, ha già incassato virtualmente 13 milioni di euro, merito dei 3,9 milioni di bonus partecipazione, dei 3,3 milioni per ogni partita del girone (550 mila per 6), dei 2,8 milioni per i risultati fin qui conseguiti (3 vittorie e un pareggio, in attesa dell'ultimo impegno) e dei 3 milioni per il pass al turno successivo. Il tutto, senza contare gli introiti dovuti ai contratti per i diritti televisivi, un incasso non indifferente. Ergo, in vista di gennaio l'Inter ha già un tesoretto da reinvestire sul mercato, che probabilmente verrà integrato da uno sforzo economico di Moratti. Notizia importante, alla luce della necessità immediata da parte del club di rinfrescare una rosa palesemente in difficoltà dal punto di vista atletico, causa media anagrafica troppo alta.
INVESTIMENTI INTELLIGENTI - La crescita di Alvarez e Coutinho non deve distrarre la società dalle reali necessità tecniche del gruppo a disposizione di Ranieri. Non si può infatti ignorare il gap palesato dall'Inter in questa prima fase di stagione e la qualificazione europea non deve illudere che il peggio sia alle spalle, inducendo a un mercato di basso profilo. Servono forze fresche e dal 1° gennaio gli uomini di mercato potranno contare su un significativo budget per arrivare a due-tre giocatori utili alla causa nell'immediato, non solo 'progetti' di campione ancora da svezzare e, quindi, attendere. Tredici milioni di euro non sono tanti considerate le cifre che girano oggi anche per un calciatore semi-sconosciuto, ma sono un patrimonio se investiti con intelligenza. Per esempio, utilizzati per prestiti onerosi con riscatti a venire. Kucka e Juan potrebbero essere un buon inizio, ma da soli non basterebbero...