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Palacio: "Mai faticato così! L'Inter? Vinceremo. Milito, Icardi, Stramaccioni..."

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere dello Sport

Lunghissima intervista del Corriere dello Sport a Rodrigo Palacio. L'argentino ha parlato a 360 gradi del mondo Inter e non solo, promettendo gol e vittorie. Un anno di riscatto dopo una prima stagione disastrosa, almeno a livello di club. E lui baratterebbe volentieri qualche gol in meno per i titoli collettivi.

Palacio sia sincero: l'Inter è da Scudetto?
“In questo momento non dobbiamo pensare allo Scudetto, ma a una partita alla volta. Abbiamo una buona squadra, di questo ne sono convinto, ed è necessario fare il massimo per provare a vincere sempre. L'importante è lavorare e dare sempre tutto. Vedrete che i risultati arriveranno”.

Realisticamente qual è l'obiettivo dell'Inter?
“Lottare per stare più in alto possibile. Se potremo puntare allo Scudetto meglio, ma l'Importante è essere competitivi e stare lassù, con le grandi”.

La Juventus è fuori dalla portata della concorrenza?
“E' un passo avanti alle altre per la qualità dei giocatori. In più ha uno stile di gioco efficace e schemi rodati perché il gruppo è insieme da tempo. Con Tevez, Llorente e Ogbonna i bianconeri hanno migliorato ulteriormente la loro rosa”.

Tevez sposterà gli equilibri del campionato?
“E' un grande attaccante che ha fatto la differenza in qualunque lega ha giocato. Per me disputerà una stagione da protagonista”.

Da ex compagno dell'apache nella Seleccion, quali sono i suoi punti forti?
“Nell'uno contro uno è terribile e se ha un'occasione, non la sbaglia”.

Tevez-Llorente è la coppia-copertina della Serie A?
“Hanno molta esperienza e tutti si aspettano tanto da loro due”.

E se alla fine fossero Milito e Palacio a segnare più di tutti?
“Sarebbe bello. Speriamo di fare tanti gol soprattutto per aiutare l'Inter”.

Parliamo degli altri bomber. Balotelli le piace?
“Sì perché in campo fa la differenza. E' forte fisicamente, tecnicamente è un fenomeno e dà una grossa mano alla squadra. Per il Milan da gennaio in poi è stato davvero importante”.

La stuzzica la nuova coppia-gol della Fiorentina Gomez-Rossi?
“Gomez lo conosco solo per televisione, quando ho guardato le partite del Bayern. Di sicuro è un attaccante che si fa sentire e vicino alla porta non sbaglia mai. Rossi adesso sta bene e se torna sui livelli del Villarreal... Lui ha l'istinto del goleador”.

Totti e Di Natale che segnano così tanto alla loro età sono 'casi' da studiare?
“Totti è impressionante, un vero fuoriclasse. Di Natale ha una costanza incredibile. Da quando sono arrivato in Italia fa sempre più di 20 gol per campionato. Davvero incredibile”.

Soddisfatto delle sue 22 reti complessive al primo anno con l'Inter?
“Sì perché non speravo in una stagione con così tanti gol. Sinceramente ho superato le mie aspettative”.

Nel 2013-14 pensa di poter far meglio?
“Spero di sì e lavoro per questo obiettivo. Mi piace migliorarmi sempre”.

Ha qualche rammarico personale se ripensa allo scorso campionato?
“Non mi sono andati giù i due infortuni che mi hanno fatto perdere molte partite, alcune importanti. Avrei voluto giocare di più”.

Qual è stato il suo gol più bello?
“Contro il Bologna in Coppa Italia”.

E il più importante?
“Il 3-1 a Torino contro la Juventus”.

Palacio capocannoniere del prossimo campionato: sogno o possibilità concreta?
“E' molto difficile che possa diventare goleador della serie A, ma la cosa importante è che vinciamo qualcosa. Preferisco segnare di meno e che l'Inter arrivi in alto, piuttosto che togliermi soddisfazioni personali e non di squadra”.

Quando tornerà Milito?
“Credo e spero presto. In allenamento va molto bene e vedendolo lavorare ci sorprendiamo. Tutti sappiamo quanto è importante per noi e quello che ci può dare”.

Cosa ne pensa dei nuovi acquisti Icardi e Belfodil?
“Mi piacciono perché sono giovani, hanno grandi margini di miglioramento e possono dare tanto alla squadra. Nel presente e nel futuro. Credo che l'Inter abbia fatto due grandi acquisti assicurandosi elementi dal notevole potenziale”.

Quali sono le principali doti di Icardi?
“Il movimento e l'elevazione”.

E quelle di Belfodil?
“La tecnica e il dribbling, senza dimenticare la forza di volontà perché adesso che sta osservando il Ramadan, sta facendo uno sforzo doppio eppure non salta un allenamento”.

Che impressione ha avuto di Mazzarri?
“Molto buona e mi piace molto come lavora. E' un allenatore con tanta esperienza, che ha idee chiare e che punta tanto sul dialogo con i giocatori. Ci spinge sempre a migliorarci, a dare il massimo e ci motiva parecchio”.

Lo scorso anno cosa pensava del suo Napoli?
“Giocava con grande intensità e tutti correvano. Le squadre di Mazzarri offrono un calcio offensivo e segnano molto. Per un attaccante è il massimo”.

Nel 3-5-1-1 del tecnico di San Vincenzo lei partirà dietro la prima punta. E' il suo ruolo ideale?
“Mi piace giocare in questa posizione. Mi sto allenando per adattarmi e fare bene”.

Aveva mai faticato così tanto in ritiro?
“A memoria direi proprio di no, ma è giusto così”.

Nell'amichevole di mercoledì è stato lei a segnare il primo gol nerazzurro della nuova stagione. Un messaggio?
“Le reti che contano sono quelle nelle gare ufficiali. Adesso siamo tutti stanchi per i carichi di lavoro, ma certi gol servono comunque a livello di fiducia”.

Dispiaciuto per l'esonero di Stramaccioni?
“Sì perché con lui avevo un buon rapporto. Mi ha aiutato a inserirmi e mi ha dato fiducia. Purtroppo nel calcio quando non arrivano i risultati paga l'allenatore”.

Quando ha firmato per l'Inter si aspettava una stagione da nono posto, con 16 sconfitte in campionato?
“Sinceramente no. Credevo avremmo fatto meglio, ma adesso pensare al passato non serve: dobbiamo lavorare perché la prossima stagione non sia uguale a quella passata. Sarà fondamentale non ripetere gli errori commessi. Abbiamo tutto per scrivere una nuova storia”.

Crede ancora di aver fatto la scelta giusta accettando di trasferirsi all'Inter?
“Ne sono certo. Lo scorso anno ho preso la decisione migliore per me e la mia carriera. Ne sono felicissimo perché sicuro che qui posso vincere”.

L'Inter però è reduce da due stagioni con zero titoli ed è fuori dalle coppe europee. Come la mettiamo?
“Sono in una grande società e nel calcio i cicli esistono. Può darsi che un club resti uno-due anni senza vincere, ma noi siamo l'Inter e vedrete che torneremo ad avere grandi risultati”.

In un'estate in cui finora hanno cambiato squadra grandi bomber come Tevez, Falcao, Neymar e Cavani, a lei non è arrivata una proposta di mercato che l'ha fatta riflettere?
“No e non mi dispiace neppure. Io sto bene all'Inter”.

Se il Napoli riuscirà ad acquistare Higuain, il 'Pipita' farà dimenticare Cavani?
“Conosco bene Gonzalo e come attaccante mi piace davvero molto. Lui è un top-player e può sostituire Cavani senza problemi. In carriera ha sempre fatto molti gol e sono convinto che ne segnerebbe parecchi anche in Italia”.

C'è un giocatore che ha disputato la Confederations Cup che l'ha impressionata?
“Sono sincero, ho fatto molte vacanze a Bahia Blanca e ho guardato poco calcio in tv”.

Le finali Nba con il suo amico Manu Ginobili che non è riuscito a vincere il titolo con i San Antonio Spurs, però, le ha viste...
“Quando ci sono le partite importanti di Ginobili, Bahia Blanca... si ferma e tutti sono davanti alla televisione. Mi dispiace che Ginobili abbia perso l'anello nella decisiva gara-7 contro i Miami Heat. Ho fatto il tifo per lui come tutti i miei concittadini, ma purtroppo non è bastato”.

Guarin e Juan Jesus rispetto alla scorsa stagione hanno cambiato numero di maglia. Lei resterà fedele all'8?
“Quando ero al Boca indossavo il 14, ma, arrivato al Genoa, non l'ho potuto avere perché era di Sculli. Ho scelto la maglia numero 8 e mi ha portato fortuna. Ecco perché me la sono tenuta anche all'Inter e non ho intenzione di cambiarla”.


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