Palermo è vicina. Sì al tridente, ma i dubbi riguardano gli altri reparti
Palermo si avvicina. L’esordio in Serie A della nuova Inter, quella firmata Gasperini, Forlán e Zárate, sta per iniziare. La squadra nerazzurra comincia la sua rincorsa al Milan, cercando di riprendersi quello scudetto sottrattole con la forza dai rossoneri la scorsa stagione. Il debutto, però, non è dei migliori. Di fronte c’è il Palermo, avversario sempre ostico, soprattutto quando lo si affronta in casa. Gasperini disegna perciò la sua squadra, l’undici ideale per respingere i rosanero. Scontata, o quasi l’assenza di Thiago Motta a centrocampo, il quale oggi si sottoporrà agli esami strumentali per conoscere l’entità del guaio al bicipite femorale, Gasperini ripartirà dal tridente Forlán-Zárate-Milito, con Sneijder in appoggio, voglioso di entrare in campo con la maglia nerazzurra dopo quasi un mese d’assenza (le sue ultime presenze sono datate 18 agosto, Trofeo Tim).
C’è curiosità intorno alle scelte del tecnico di Grugliasco, scelte che, con grande probabilità, saranno condizionate dai ritorni dei nerazzurri impegnati con le rispettive Nazionali e dalla gara europea di mercoledì al Meazza contro il Trabzonspor, che segna l’esordio stagionale in Champions League. Gasperini perciò valuta gli uomini da schierare e soprattutto il modulo. A oggi è ancora difficile ipotizzare lo schema con cui si potrebbe schierare l’Inter a Palermo. Chiaro che la scelta ricade su due moduli, il 3-4-3 e il 4-3-3. Scontato il trio d’attacco, Forlán-Zárate-Milito (ma occhio al goleador Nazionale Pazzini che scalpita), i dubbi riguardano il resto della squadra, se schierare un difensore centrale in più e proseguire sulla strada delle sperimentazioni in difesa (e dunque 3-4-3 sia), oppure puntare sull’usato sicuro, schierare un altro mediano al servizio di Sneijder e Cambiasso, pronti a ispirare i magnifici tre là davanti.
A Gian Piero Gasperini la sentenza. Palermo e l’esordio stagionali sono vicini. Non bisogna iniziare con il piede sbagliato e queste prime gare sono fondamentali per il morale di una squadra che vuole essere protagonista e che per farlo deve cominciare ad abituarsi da subito alla vittoria.