Paolillo: "Orgoglio Primavera. Sul mercato ci muoveremo, il FFP..."
Fonte: Tuttosport
Dalle colonne di Tuttosport, l’amministratore delegato dell’Inter Ernesto Paolillo è davvero orgoglioso del successo della sua creatura, la Primavera, giunta ai Quarti di finale della Champions di categoria, la Next Generation Series. Un grande risultato per una società che segue alla lettera la politica di pareggio del bilancio, che trova nell’ad nerazzurro un grande sostenitore.
I successi giovanili: “Quanto fatto dalla nostra Primavera è senza ombra di dubbio un motivo d’orgoglio, dal momento che dà alla società un senso di completezza. Non solo grandi nomi, ma anche giovani talenti che vengono ogni anno sfornati dal vivaio. La competizione, il prossimo anno, si evolverà e passerà da 24 a 32 squadre, con tanto di preliminari, come la vera e propria Champions. Mi auguro che ci siano anche Juventus e Milan, così da far crescere i nostri vivai ulteriormente. Noi siamo molto cresciuti: a settembre, per esempio, prendemmo sette gol dal Tottenham. Al ritorno il loro tecnico ci ha detto che siamo più forti di loro”. La rincorsa del modello Barcellona: “Non è inarrivabile. L’Inter comunque sta facendo qualcosa di buono, un mix tra giovani e senatori che aiutano i ragazzi a mantenere l’equilibrio anche quando le cose non vanno bene. Avere giovani in squadra significa abbassare sensibilmente il monte ingaggi, il grosso della spesa societaria. La base per migliorare i bilanci”.
Il tifoso nerazzurro crede che questo discorso del FPF valga solo per la sua squadra: “Noi partivamo da costi maggiori rispetto agli altri, perciò dovevamo fare più strada per rimetterci in regola. Poi c’è il fatto che il presidente vuole subito mettersi in regola con i parametri Uefa per non fare sacrifici importanti dopo. Se ora Juventus e Milan fanno acquisti pesanti, in futuro dovranno sistemare i conti. Il FPF non vale solo per l’Inter, ma per tutti. Certo noi, sistemando prima il tutto, avremo grandi vantaggi, quando le altre dovranno stingere la cinghia”.
In Spagna e Inghilterra è diverso: “Il problema maggiore di questo sistema di regole è la disomogeneità di quest’ultime. Real e Barcellona sono cooperative che possono attingere dai soci. In Italia ciò è considerato ricapitalizzazione, pratica non tollerata dalla Uefa, mentre in Spagna va ascritta come ricavo. Lo stesso vale per le sponsorizzazioni da stadio in Inghilterra: se una squadra sponsorizza lo stadio per una cifra folle ciò sarà un ricavo tollerato dalla legge. Altro problema è la borsa. Dare informazioni riservate alla Uefa prima della chiusura del bilancio può portare a guai giuridici. Stiamo cercando di risolvere queste discrepanze”.
Per Moratti i costi del calcio non hanno risentito della crisi: “Una cosa grave. Non a caso molte società rischiano il fallimento”. L’obiettivo è l’accesso in Champions: “Non centrare la Champions significa perdere 25 milioni e perciò ridimensionamento del budget. Abbiamo visto come la Juventus ha dovuto ridimensionarsi, dopo non essere entrata nella massima competizione europea. Per questo abbiamo congelato il discorso rinnovi in Primavera”. Le aspettative dei tifosi: “La società sa che ci sono delle aspettative, ma deve seguire la strada della sostenibilità economica, a livello di costi di cartellino e ingaggi. A gennaio cercheremo di sistemare le lacune, ma non possiamo permetterci di trasformare un investimento in costo. I tifosi devono saperlo”.
Si investe tanto sul settore giovanile: “Negli ultimi sei anni abbiamo speso circa un milione all’anno. Abbiamo scoperto i vari Balotelli, Santon, Obi e Faraoni. L’obiettivo è quello di creare gente per la prima squadra e gente che abbia valore di mercato. Così abbiamo chiuso le operazioni Milito, Thiago Motta e Ranocchia. Abbiamo tanti giovani interessanti come Di Gennaro, Bianchetti, Duncan, Longo, Crisetig, Mbaye e Bessa. Arriveranno in alto, così come i vari Santon, Faraoni, Destro o Bonucci”. Si parla ancora di ricavi: “Abbiamo almeno un 20% in più di ricavi da sponsorizzazioni e amichevoli. Abbiamo interessi in Estremo Oriente. L’anno prossimo, dopo il ritiro a Pinzolo saremo ancora in tournée all’estero”.
Un voto alla squadra: “ 6+ alla prima squadra, ripresasi dopo un inizio brutto. 6,5 alla Primavera che sta andando bene. Ma per dirla alla Mourinho serve un titulo”.