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Parla Mou: "Il Bari? Vale tre punti, come il derby. E a Santon dico..."

di Christian Liotta

"La partita di domani contro il Bari ha lo stesso valore del derby: tre punti, nulla di più". Ecco il primo pensiero di José Mourinho nella conferenza stampa della vigilia del delicato match con la squadra di Ventura di domani. Biancorossi che si guadagnano gli elogi del tecnico portoghese: "Il Bari è una squadra di grande qualità, veloce, ce ne siamo accorti all'andata. Il Bari gioca molto bene e merita la posizione in classifica che ha. Dovremo fare molta attenzione, è una squadra temibile". Mou che per la partita di domani ritrova Cambiasso, Santon e Muntari, tutti a disposizione dopo gli infortuni accusati; Mourinho, però, riserva parole speciali per un altro giocatore: "I miei complimenti vanno a Materazzi, che neanche una settimana dopo l'intervento lavora per tornare al più presto al meglio. Complimenti anche a Cambiasso e Muntari, oggi al primo allenamento. Santon migliora ma non è al cento per cento, ancora out invece Stankovic, Krhin e Thiago Motta. Però abbiamo Balotelli, Quaresma, Pandev e Milito che stanno bene: volendo posso giocare con tre giocatori davanti. Manca qualcosa, ma ci siamo". E a proposito di Santon, per il 'bambino' arrivano consigli importanti: "Se ora pensa al Mondiale, ora che non è ancora titolare nell'Inter, sbaglia. Deve pensare solo ad allenarsi bene, a non sbagliare prima di tutto dal punto di vista difensivo, e solo dopo può pensare al resto, alla fase offensiva. Deve trovare l'equilibrio, mentale e fisico, con la consapevolezza che piace a me e alla società, motivo per cui non stiamo disperatamente cercando un terzino sinistro. Abbiamo fiducia in Santon. Se gioca bene qui, il Mondiale poi arriva".

Un commento sulla situazione delle inseguitrici dell'Inter: "Quello che credo io è che non ci siano campioni a gennaio, perché manca tanto per finire il campionato, quindi ci sono molte squadre in corsa, che hanno la possibilità di vincere lo scudetto. Anche quelle squadre che dicono di non esserlo. Io come allenatore dell'Inter e come persona ottimista penso comunque che siamo sufficientemente forti per arrivare primi a maggio, ma questo è solo il pensiero dell'allenatore dell'Inter. Abbiamo 45 punti: ottimo. Un 'ottimo' che mi aspettavo, per questo sono felice ma non sorpreso". Sul nuovo caso Balotelli, invece, il portoghese non si dilunga: "Non mi piace molto parlare di Mario, perché tante volte ho parlato bene e ha fatto un passo indietro, e viceversa mi è capitato di parlarne meno bene e subito ha invece fatto un passo in avanti. Oggi però posso dire che il cartellino giallo che ha preso a Verona è stato perfetto. E perfetto è quando Mario lavora per la squadra. Proprio come Pandev, che questa mentalità ce l'ha innata". Battuta finale rapida sul mercato: "Io non parlo di nomi e non chiedo niente. E neppure piango. Non piango mai: se da qui a fine mese arriva un giocatore di centrocampo che possa darci ancora un po' di equilibrio, ottimo. Se non arriva, ottimo uguale. Anche in casi difficili abbiamo dimostrato di avere carattere".



 


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