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Paulinho ai raggi X: è lui il nome giusto per il centrocampo dell'Inter?

di Redazione FcInterNews

Terzo appuntamento su FcInterNews con la rubrica che mette a nudo per voi i segreti dei giovani talenti più vicini all'Inter. Dopo Vargas e Juan, è la volta di Paulinho. Come potete leggere sul nostro sito, tra smentite e conferme la trattativa tra l'Inter e i vertici del Corinthians per portare in nerazzuro il centrocampista brasiliano sembra ben avviata e benché da più parti venga dichiarato che se si muoverà, Paulinho lo farà a giugno, dopo la Coppa Libertadores, un suo arrivo a gennaio non si può escludere, ora come ora. Andiamo quindi a scoprire se questa autentica rivelazione del Brasileirao 2011 è pronta per approdare nel calcio italiano, e quale contributo potrebbe dare ai nostri colori.

José Paulo Bezerra Maciel Jùnior, noto semplicemente come Paulinho, ha 23 anni, è un giocatore già più "maturo" rispetto a molti suoi connazionali candidati a sbarcare in Europa nel 2012. Si pensi, ad esempio, che nel 2006-2007, dopo il passaggio al Clube Atlético Juventus, Paulinho viene ingaggiato dal Vilnius, formazione lituana con cui colleziona 38 presenze e cinque reti; una stagione eccellente, che lo porta al trasferimento in Polonia, nel Lodzki. Paulinho fallisce però l'appuntamento con questa seconda esperienza europea, disputando una stagione deludente condita da 17 presenze e nemmeno un goal. Il rischio di bruciarsi diventa alto, e il centrocampista preferisce tornare in Brasile, dove ad accoglierlo sono pronte prima il Pão de Açùcar, dove Paulinho era cresciuto nelle giovanili, e poi il Bragantino. Nel 2010 arriva il trasferimento al Corinthians, dove Paulinho trova l'ambiente ideale e riesce a mettere in mostra tutte le sue qualità. Quest'anno, è stato uno dei trascinatori del Corinthians trionfatore del campionato brasiliano: una vera e propria annata di grazia per il centrocampista che sulle spalle porta il numero 8, con una valanga di goal e soprattutto una continuità di prestazioni mostruosa, che ha fatto posare su di lui gli occhi di più di un club europeo. Ma Paulinho, a 23 anni, è pronto per il ritorno in Europa?

Fisicamente, Paulinho non è dotato di una stazza particolarmente imponente, né i suoi mezzi atletici sono straordinari: piuttosto bassino, possiede corporatura esile e snella. Veloce palla al piede, ma nemmeno troppo, la sua grandissima qualità è rappresentata dall'innata capacità di lanciarsi negli spazi quando la propria squadra è in possesso palla: la montagna di reti segnate quest'anno non sono un caso, ma il frutto della grandissima abilità di questo centrocampista negli inserimenti senza palla. Ai tifosi interisti magari farà piacere ricordare i Cambiasso e Stankovic dei tempi migliori, quei giocatori che erano in grado, partendo dalla linea mediana, di incunearsi alle spalle della linea difensiva avversaria e farsi trovare pronti per battere a rete, non tradendo quasi mai: ecco, Paulinho è un giocatore proprio di questo tipo. Si trova sempre nella zona giusta del campo per ricevere e battere a rete, è pronto a cogliere le respinte dei portieri su tentativi dei compagni, ed è abilissimo a smarcarsi e inserirsi a fari spenti nell'aria avversaria. La più grande qualità tecnica di Paulinho è dunque in realtà tattica, e si basa sulla straordinaria intelligenza calcistica di questo giocatore, una dote quanto mai preziosa nel calcio moderno. Tuttavia, non bisogna trascurare che tutto ciò è supportato da un'ottima tecnica di base: buon dribbling, ottimo palleggio, e conclusioni secche e precise, che rendono fruttuosi quasi tutti gli inserimenti. Paulinho gioca la palla con confidenza, ma lontano dalla porta non rischia molto il passaggio verticale o l'apertura spettacolare: la concretezza è il credo di questo centrocampista granitico ma tecnico, un mix esplosivo se sfruttato nella giusta maniera. Da segnalare anche la grandissima abilità nel gioco aereo, in particolare in fase offensiva: molti dei goal di Paulinho sono arrivati proprio in questa maniera, con una spizzata leggera e precisa su calcio da fermo battuto da un compagno.

Dal punto di vista tattico di Paulinho si è già detto molto in sede di presentazione tecnica: qui torna utile aggiungere che Paulinho non è un vero e proprio mediano, solitamente agisce da fantasista o mezzapunta, talora addirittura da ala. Si tratta di soluzioni escogitate per tenerlo vicino alla porta sfruttandone in tal modo le grandi doti realizzative. All'occorrenza, però, Paulinho potrebbe anche essere schierato centrocampista, magari in un centrocampo a 3 o nel rombo, soluzioni che non gli precluderebbero quelli inserimenti che ne costituiscono l'arma principale. Da centrocampista, dunque, Paulinho è ottimo nel 4-3-3, nel 4-4-2 (in linea o a rombo); meno invece in un ipotetico 4-2-3-1, a meno che non si intenda schierarlo fantasista (ma c'è Sneijder) oppure come mezz'ala sinistra (ruolo attualmente scoperto in casa nerazzurra). Affidargli troppi compiti di copertura in un centrocampo a soli due elementi rischia infatti di soffocare la vocazione chiaramente offensiva di questo centrocampista, benché egli sia anche in grado di coprire gli spazi con qualità. Molto del ruolo di Paulinho dipende dunque dal modulo adottato, e da questo punto di vista si tratterebbe di una manna dal cielo per Ranieri, abituato a mutare moduli da partita a partita e soprattutto a partita in corso, operazione nella quale Paulinho si rivelerebbe un'arma davvero importante. Insomma, dopo due annate fra luci e ombre in Europa in tenerissima età, Paulinho è tecnicamente e tatticamente pronto per fare il suo ritorno nel Vecchio Continente, e chi lo sa, magari proprio con la maglia nerazzurra. Il Corinthians vorrà concedergli l'opportunità del riscatto?

UTILITA' - 8: può giocare in più ruoli, e questo già di per sé lo rende un investimento giovevole. Se si tiene poi conto del fatto che quei ruoli che può ricoprire sono proprio quelli (esterno sinistro e centrocampista centrale/fantasista) che in Via Durini hanno in mente di rinforzare, si capirà quanto Paulinho possa essere utile. Da non dimenticare il grandissimo acume tattico del giocatore, che lo porta ad inserimenti pericolosissimi, quelli che - per intenderci - a San Siro non si vedono dai tempi d'oro di Cambiasso e Stankovic. La critica solitamente mossa al centrocampo nerazzurro è proprio quella della staticità: con Pualinho cambierebbe tutto.

ADATTABILITA' - 9: è il tipo di giocatore che in Italia può sfondare. Si muove senza palla ed è concreto sotto porta, sa farsi trovare libero ed è rapido a concludere a rete, senza perdersi in dribbling e giocate di sorta: un monumento alla concretezza che difficilmente potrebbe deludere in Serie A. L'intelligenza tattica fuori dal comune sarà poi sufficiente a fare la differenza anche in fase di copertura. Unica pecca: la stazza fisica non esattamente titanica.

QUALITA'/PREZZO - 7: il Corinthians non ha intenzione di svenderlo, dopo la sensazionale stagione disputata. Però i 6,5 milioni richiesti dallo società brasiliana , benché siano una somma importante, non sono senza dubbio troppi, per un investimento che della scommessa ha poco: Paulinho è un giocatore maturo, e difficilmente deluderà, qualora dovesse arrivare. Tentare di prenderlo al minimo possibile sarà l'impresa di Branca; attenzione però a non farselo sfuggire, perché in Brasile ormai non si svende più.

Giuseppe Capriati


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