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Paulinho, entro domani oppure salta. Moratti frena, Branca preme: Calenda...

di Alessandro Cavasinni

Il mercato finisce il 31 gennaio, ma non per Paulinho. I trasferimenti dal Sud America, si sa, richiedono tempi e modi più lunghi rispetto a quelli europei, per cui c'è la necessità di capire immediatamente il quadro completo in modo da avere un margine sufficiente per tentare l'ultimo assalto. L'emissario inviato in Brasile per conto del club (a quanto pare Roberto Calenda), proprio in queste ore dovrebbe relazionare sulle novità riguardanti la spartizione del cartellino di Paulinho, diviso tra fondi, società private e Corinthians. Un puzzle da incastrare e rinifinire per bene, il tutto in tempi brevissimi: entro domani, tutto deve essere concluso, altrimenti non ci sarebbero proprio i tempi tecnici per protocollare la transazione.

L'Inter – che aveva chiuso la scorsa estate un accordo per il ragazzo a 8 milioni di euro – era convinta di poter far fede alla clausola imposta dal rinnovo del centrocampista, fissata sui 15 milioni. Ma poi si è capito che in ballo è entrato anche il fondo Pao de Açucar (detentore di parte del cartellino) e il pacchetto completo arriva così a sfiorare i 18 milioni. Che in Brasile diventano quasi 20, conteggiando la società privata che ha finanziato il giocatore, il completamento delle pratiche di tesseramento e le scartoffie varie riguardanti la burocrazia.

A queste cifre, Massimo Moratti pare non voler arrivare e si spiegherebbe così il ritardo con cui l'Inter, nonostante le cessioni praticamente definite di Sneijder e Coutinho, si sta muovendo, ovvero senza la rapidità richiesta da una simile operazione. "Se le condizioni sono quelle che sapevamo, si potrebbe fare. Se cambiano, no", ha sancito ieri il presidente nerazzurro: un chiaro segnale, ferreo, di intransigenza verso il discorso economico. Eppure Marco Branca sta premendo per volare in Brasile e definire in prima persona l'affare: moltissimo dipenderà dalla relazione dell'uomo di fiducia inviato in Sud America. Esiste ancora un margine di trattativa, forse, ma il tempo è sempre più ridotto, così come le alternative: Biglia arriverebbe solo in prestito, ma l'Anderlecht non ci sente e si fa forte della clasuola di 8 milioni; Kuzmanovic non convince, così come Gago. Magari si potrebbe ripensare a Fernando del Porto, visti gli ottimi rapporti tra i club, ma a questo punto diventa tardi un po' per tutto. Oppure no?


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